Mafia e “pizzo”, sequestro da 650 mila euro

Redazione

Palermo

Mafia e “pizzo”, sequestro da 650 mila euro
La Guardia di Finanza ha sequestrato vari beni ad un uomo arrestato ad aprile per tentata estorsione ai danni del titolare di un ristorante

18 Gennaio 2016 - 00:00

Un ingente patrimonio, costituito da un’attività commerciale, cinque fabbricati, tre autovetture, un motociclo e disponibilità finanziarie, per un valore complessivo di circa 650 mila euro, è stato sequestrato dalla Guardia di Finanza di Palermo in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo. Il sequestro è stato eseguito in relazione ad indagini patrimoniali svolte dal Nucleo di Polizia Tributaria delle Fiamme Gialle palermitane, su delega della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un quarantasettenne di Palermo, Giovanni Rao, che era stato tratto in arresto nell’aprile 2013, in esecuzione di un’Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Palermo per una tentata estorsione, unita a plurime minacce, perpetrata con altri soggetti ed aggravata dal metodo mafioso, ai danni del titolare di un’attività di ristorazione nel capoluogo palermitano al quale veniva richiesta la c.d. “messa a posto" per lo svolgimento della propria attività commerciale. Il soggetto nei cui confronti è stato ora eseguito il sequestro aveva cercato di intimidire l’imprenditore manifestandogli la propria appartenenza all'organizzazione Cosa Nostra e richiedendogli quindi una somma di denaro che, a suo dire, serviva  per il sostentamento delle famiglie dei detenuti. Di fronte alle resistenze manifestate dall’imprenditore estorto, venivano poste in essere condotte minatorie, tra cui due tentativi di intrusione, danneggiamenti e, in un'occasione, il rinvenimento di una tanica di benzina, allo scopo evidente di “convincere” l’imprenditore ad aderire alle richieste illecite, che sono poi state denunciate dall’imprenditore in questione. Nel corso degli accertamenti patrimoniali per l’applicazione delle misure di prevenzione è stata   accertata la riconducibilità al soggetto malavitoso di un’attività commerciale di vendita di componenti elettronici in Palermo, la quale, formalmente intestata al figlio, veniva di fatto gestita dallo stesso, nonché la titolarità di cinque unità immobiliari in Palermo, 3 autoveicoli, 1 motoveicolo e disponibilità finanziarie (conti correnti, depositi a risparmio e polizze assicurative), per un valore complessivo di circa 650.000 euro. Tale patrimonio, non risultando essere in linea rispetto ai redditi dichiarati dal nucleo familiare, veniva pertanto sottoposto a sequestro. Ecco l’elenco dei beni sequestrati a Rao: 5 Immobili a Palermo; 1 ditta individuale in Palermo; 3 autoveicoli; 1 motoveicolo; disponibilità finanziarie (conti correnti, polizze assicurative). VALORE DEI BENI IN SEQUESTRO: € 650.000,00  

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