La Guardia di Finanza di Palermo, nel quadro dell’azione svolta a contrasto delle più gravi forme di evasione e frode fiscale, ha proceduto al sequestro di 2 immobili, 3 magazzini, terreni e quote societarie, nei confronti di una società palermitana operante nel settore della fabbricazione di capi d’abbigliamento da lavoro.Il valore dei beni sottoposti a sequestro ammonta ad oltre 2 milioni di euro, somma equivalente alle imposte evase così come ricostruite nel corso di una verifica fiscale condotta nel 2012 dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Palermo, a seguito della quale il titolare dell’azienda è stato denunciato alla Procura della Repubblica del capoluogo, per i reati di presentazione di dichiarazioni fiscali infedeli e omesso versamento delle imposte dovute. Come emerso dall’esame della documentazione contabile e dei conti della società, quest’ultima si era resa responsabile di un “gonfiamento” dei costi d’esercizio, indicandoli nei bilanci e nelle dichiarazioni in misura superiore a quella effettivamente spettante, al fine di abbattere il reddito imponibile e le imposte su questo calcolate, attraverso l’applicazione di quote di ammortamento maggiori rispetto a quelle consentite, in relazione all’avviamento inserito a bilancio a seguito dell’acquisizione di un ramo d’azienda; sul fronte dei ricavi, la stessa società ha omesso di fatturare e quindi di dichiarare alcune operazioni di vendita di beni, che i finanzieri hanno invece riscontrato come effettivamente avvenute, sulla base dell’esame di alcune operazioni finanziarie indicate in bilancio. Sulla base del quadro di elementi rappresentato dalle Fiamme Gialle, il Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Palermo, ha chiesto ed ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale del capoluogo siciliano, il sequestro per equivalente dei beni nella disponibilità della società oggetto d’indagine, finalizzato a consentire il concreto recupero delle imposte evase.
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