Il margine di intermediazione si attesta a 467,8 milioni in diminuzione del 16,2% rispetto all’esercizio precedente (558,3 milioni). Le rettifiche di valore nette per rischio di credito ammontano a 91,4 milioni rispetto a rettifiche nette per 87,2 milioni al 31 dicembre 2019 (+4,8%). I costi operativi sono pari a 308 milioni, in aumento rispetto al 31 dicembre 2019 (+4,4%). L’utile netto di pertinenza della capogruppo si attesta a 68,8 milioni rispetto ai 123,1 milioni del 31 dicembre 2019 (-44,1% rispetto all’esercizio precedente). Il totale della raccolta è di 9.908 milioni, +17,1% rispetto alla fine dell’esercizio 2019. Il patrimonio netto consolidato si attesta a 1.550 milioni, in crescita rispetto al dato di fine 2019 pari a 1.539 milioni. I coefficienti con il consolidamento prudenziale in La Scogliera si attestano per il CET1 all’11,29% (rispetto al 10,96% al 31 dicembre 2019), per il TIER1 all’11,86% (11,56% al 31 dicembre 2019) e per il Total Capital al 14,85% (rispetto al 14,58% al 31 dicembre 2019). Banca Ifis proporrà all’assemblea di distribuire un dividendo 2020 pari a 25.126.044 euro, corrispondente a 0,47 euro per azione. “In un anno profondamente segnato dalla pandemia di Covid-19, il Gruppo Banca Ifis va oltre le attese, confermando una redditività resiliente e adottando azioni decisive per il derisking sugli attivi. Forte delle iniziative strategiche e degli investimenti realizzati nel corso dell’anno, tra cui il rebranding e il portale dedicato alle imprese Ifis4Business, la Banca può accelerare il percorso intrapreso basato sulla digitalizzazione del modello di business, l’attenzione al cliente e la valorizzazione delle persone”, ha commentato Luciano Colombini, Ad di Banca Ifis. “La Banca ha affrontato e gestito con efficienza la situazione derivante da un contesto macroeconomico senza precedenti ed è oggi ben posizionata per affrontare i prossimi mesi e cogliere le opportunità di crescita della ripresa economica attesa a partire dal prossimo anno”, ha aggiunto.
(ITALPRESS).