Agenti della Polizia di Stato appartenenti all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico del l Commissariato Oreto-stazione, hanno tratto in arresto Andriejus Golubovskis, 44enne lituano e Guram Meshveliani,42enne georgiano, poiché responsabili del reato di tentato furto aggravato in danno degli uffici dove ha sede, nel centro di Palermo, una cooperativa attiva nel settore di finanziamenti e consulenza finanziaria. È stata la chiamata allarmata di alcuni condomini che dava conto della presenza all’interno di uno stabile di via Catania, di individui sospetti. I componenti di due pattuglie di polizia raggiungevano così, in breve, lo stabile segnalato ed avendo cura di non provocare rumori che destassero allarme negli eventuali malviventi, percorrevano a piedi le rampe di scale dell’edificio. Bastava raggiungere il secondo piano dello stabile per notare due individui in atteggiamento inequivocabile. Mentre uno stazionava a breve distanza dalla porta d’ingresso di un appartamento, come a voler fare da “vedetta”, il secondo individuo era chinato all’altezza della serratura sulla quale stava armeggiando con un chiavistello. Il “palo”, notati i poliziotti, lanciava in lingua straniera l’allarme al complice ed i due si lanciavano così in una veloce quanto improbabile fuga lungo le scale del condominio percorrendole in salita. Entrambi venivano raggiunti e bloccati dai poliziotti. A seguito di una accurata perquisizione personale, addosso ad entrambi venivano rintracciati vari arnesi atti all’effrazione, nonché un campionario completo di “chiavi bulgare”, con una delle quali il malvivente “all’opera” stava utilizzando per accedere all’appartamento preso di mira. Nel giro di pochi minuti i due complici avrebbero sbloccato la serratura e, come da manuale, senza alcun segno di effrazione i due sarebbero entrati nell’appartamento, per altro sede degli uffici di una società finanziaria. Addosso ai due veniva rintracciata, inoltre, la somma di 1.200 euro, presumibile provento di altri furti, numerosi cellulari e la chiave di una Audi utilizzata per raggiungere la via Catania e trovata regolarmente parcheggiata sotto l’edificio. “Chiavi bulgare”, denaro contante, cellulari e vettura venivano poste sotto sequestro, mentre i due stranieri sulla cui regolarità in territorio nazionale sono in corso accertamenti, venivano tratti in stato di arresto. Ulteriori indagini in corso per verificare se i due si siano resi responsabili di altri, analoghi furti in appartamento compiuti nel recente periodo con la tecnica della “chiave bulgara”.
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