Di fronte a una malattia così fortemente contagiosa, che provoca tante morti, è necessario tutelare la propria salute ed è doveroso proteggere quella degli altri, familiari, amici, colleghi. Io mi vaccinerò appena possibile, dopo le categorie che, essendo a rischio maggiore, debbono avere la precedenza”.
Adesso “stiamo mettendo in atto strategie più complesse, a partire dal piano di vaccinazione, iniziato nel medesimo giorno in tutta Europa. Inoltre, per fronteggiare le gravi conseguenze economiche sono in campo interventi europei innovativi e di straordinaria importanza”.
Per Mattarella “il piano europeo per la ripresa, e la sua declinazione nazionale – che deve essere concreta, efficace, rigorosa, senza disperdere risorse – possono permetterci di superare fragilità strutturali che hanno impedito all’Italia di crescere come avrebbe potuto. Cambiamo ciò che va cambiato, rimettendoci coraggiosamente in gioco. Lo dobbiamo a noi stessi, lo dobbiamo alle giovani generazioni. Ognuno faccia la propria parte. Il 2021 deve essere l’anno della sconfitta del virus e il primo della ripresa”.
Consensi unanimi dai partiti di maggioranza e opposizione alle parole del Capo dello Stato, dal premier Giuseppe Conte e dai presidenti delle Camere. “Ora arriva il compito più difficile – dice Conte – quello di continuare a restare coesi e di utilizzare rapidamente e al meglio le risorse utili a sostenere le persone più colpite da questa crisi, nella consapevolezza – come ha detto Mattarella – che “ora è il tempo dei costruttori”. Sono certo che ce la faremo”. «Ci apprestiamo a metterci alle spalle un anno difficile, il più difficile dal dopoguerra ad oggi. Le parole del presidente Mattarella indicano la rotta da seguire per affrontare il 2021 e le numerose sfide che siamo chiamati a fronteggiare» dice il presidente della Camera Roberto Fico. La presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati afferma: «Ritengo giusto – aggiunge il Presidente del Senato – il forte richiamo del Capo dello Stato alla responsabilità di tutti gli italiani, ognuno per la sua parte, per superare l’emergenza».
(ITALPRESS).