Rosario Lo Cicero

Sport

18 Gennaio 2016 - 00:00

Fiocco rosa alla "Scuderia Armanno Corse". Dopo due anni di accurato restauro, eseguito dalla carrozzeria di Stefano Baciglio, con sede a Cianciana, la Fiat 500 del pilota Giuseppe Bono, è pronta. Fatto l'assetto, sistemata la meccanica, grazie ai pezzi lavorati con cura dal preparatore Giuseppe Ciarcelluti, l'auto sta per scendere in pista. Giuseppe Bono, 28enne di Sciacca, ma residente a Ribera, dove con la moglie Ambra, gestisce una rivendita di tabacchi con annessa ricevitoria, racconta la sua ancor giovane storia di pilota dilettante. Quando hai deciso che saresti diventato un pilota? "Avevo appena 15anni, mio padre mi portò ad assistere all'Autoslalom "Sciacca – Monte Kronio" e rimasi affascinato dall'ambiente ed in particolare dalle piccole, ma prestazionali bicilindriche Fiat che si sfidavano nella classe S1". Da quanti anni gareggi? “La prima gara alla quale ho preso parte, risale al 2007. Ricordo ancora l'emozione di trovarmi nell'abitacolo, con tuta e casco in attesa del semaforo verde. Ho dovuto fare esperienza sul campo, anche perché, al contrario di tanti altri piloti, non ho mai amato il Karting. Insomma, ho iniziato direttamente con le auto”. La tua prima soddisfazione? “La vittoria nell'Autoslalom di Mazzarino del 2011 al volante della mia Fiat 126 curata ed assemblata con l'aiuto di mio padre Ignazio. Dopo la nascita delle mie figliolette Marisol e Maria Karol, è stata la gioia più grande della mia vita”. Impegni futuri? “La Fiat 500 è finalmente pronta, mancano gli ultimi ritocchi e poi mi butterò nella mischia, in occasione dello "XI° Autoslalom dell'Agro Ericino", previsto per il prossimo 8 settembre. Dovrò confrontarmi con i più forti piloti della classe "S1", tra i quali i miei compagni di Scuderia, Lorenzo Lo Monaco, Andrea Armanno e Salvatore Polizzi. La gara è affascinante e molto selettiva, tant'è che è valida per il Campionato Italiano Autoslalom".

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