Non si ferma RestART anzi a Ferragosto eccola pronta ad accogliere turisti e palermitani che hanno voglia di scoprire i siti in notturna, quando l’aria diventa più fresca e meno soffocante. Sarà il momento giusto, per esempio per salire sulle cupole, a Santa Caterina o al Santissimo Salvatore, o anche alla Torre di Sant’Antonio Abate,e da lassù, abbracciare l’intera città.
RestART è quindi pronta al suo settimo weekend di vita: oltre venti tra monumenti e siti aperti di sera, domani e sabato (14 e 15 agosto), dalle 19 a mezzanotte. E se per caso avete intenzione di approfondire la storia della città, potrete scoprire i documenti storici dell’Archivio Comunale: domani verrà raccontato il rito de “La vigilia di Ferragosto, cronaca di una giornata a Palermo” e sabato si recupera la descrizione de “I Variceddi-I festeggiamenti per l’Assunta del 15 d’agosto”, leggendo pagine pittoresche tratte dagli scritti di Lo Piccolo e di Rosario La Duca. All’oratorio di San Mercurio, invece, stavolta al posto dei comici degli anni Venti, ci sarà spazio per i film d’arte degli anni Trenta. Domani tocca a “Entr’acte” di Renè Clair (1934), nato come intermezzo per il “Balletto svedese” di Picabia, diventato poi il film Manifesto del cinema dadaista francese: ci si riconoscono Marcel Duchamp e Man Ray, intenti in una partita di scacchi. Sabato la serata sarà tutta per Salvador Dalí che nel 1929 collaborò con Luis Buñuel per il mediometraggio “Un chien andalou”, un susseguirsi di scene paradossali ed evocative scaturite dai recessi più profondi dell’inconscio.
Chiude la serata, “Destino”, ideato tra il 1945 e il 1946, ma ultimato e prodotto nel 2003, un corto animato firmato da Dalí e Walt Disney. Dalí, che con i suoi disegni e schizzi, diede vita a una storia d’amore emozionante, ricca di allegorie e simbolismi. Dalle 19 alle 23, repliche ogni 30 min. Tra gli altri luoghi aperti, sempre dalle 19 a mezzanotte, sono da non perdere gli altri oratori serpottiani, San Lorenzo, il Santissimo Rosario in Santa Cita, il Santissimo Rosario e il cinquecentesco Oratorio dei Bianchi. Passeggiate in notturna all’Orto Botanico, allo Spasimo per scoprire l’altare del Gagini appena recuperato. Ci sarà tempo per visitare con calma i musei: Palazzo Mirto, Palazzo Abatellis, il Museo archeologico Salinas e il Museo Riso; per entrare al Teatro Massimo, a San Giovanni degli Eremiti, alla chiesa della Catena o alla chiesa di San Matteo; per scoprire le collezioni di Villa Zito e Palazzo Branciforte.
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