Tutto è cominciato con l’operazione antimafia Sisma eseguita grazie alle denunce di diversi commercianti ed imprenditori del palermitano che con il loro fondamentale contributo hanno permesso agli organi inquirenti di sgominare, lo scorso dicembre, un fitto sistema di intrecci fra politica imprenditoria e mafia che ha portato anche allo scioglimento del comune di Misilmeri per infiltrazioni mafiose. Adesso quegli stessi imprenditori e commercianti sono pronti a comparire in un aula di tribunale per puntare il dito contro i propri aguzzini, accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione e ricettazione. Un sodalizio criminale pericoloso, legato a Cosa Nostra, e dedito, oltre che alle tradizionali attività illecite, come l’estorsione, anche al giro di appalti pubblici truccati. Le associazioni antiracket, fra cui Addiopizzo, Libero Futuro e FAI saranno al loro fianco anche durante il processo per rendere corale la loro scelta di denuncia ed assisteranno 5 dei 9 imprenditori che si sono costituiti parte civile.
Cronaca
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L’iniziativa di sensibilizzazione, è stata voluta dal sindaco Alberto Arcidiacono e coordinata dall’assessore Salvo Giangreco