“Palermo? Non mi risulta”. Spunta il “caso Giro d’Italia 2020“. Qualche ora fa il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando aveva annunciato il prologo della corsa rosa proprio dal capoluogo siciliano in cui, il 3 ottobre, si sarebbe dovuto disputare il prologo che anticipava la corsa vera e propria. Una sorta di “sfilata” degli atleti che poi il giorno dopo, e quindi il 4 ottobre, avrebbero iniziato la competizione con la prima tappa Monreale-Agrigento. A scatenare il caso è l’assessore regionale al Turismo e allo Sport, Manlio Messina che al quotidiano PalermoToday dice: “Siamo ancora in fase di valutazione – dice Messina – ma al 99% il Giro d’Italia non partirà da Palermo. E’ la Regione che stabilisce il piano territoriale e che finanzia la corsa. Io non ho ancora deciso da dove partirà la corsa. Perché Orlando non mi ha chiamato? Non capisco come abbia potuto affermare una cosa del genere, quando ancora non è stato deciso proprio niente”.
Stamattina il sindaco di Palermo aveva annunciato la partenza del prologo proprio da Palermo con un circuito di poco meno di 13 chilometri per una cronometro individuale che avrebbe dato il via ufficialmente alla corsa ciclistica insolitamente disputata in autunno. Da Palazzo delle Aquile, però, rimangono impassibili. E fanno sapere che il sindaco ieri ha ricevuto un sms dal ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, sulla partenza da Palermo e che stamattina parlando con il direttore della corsa Mauro Vegni ha avuto la conferma. Tanto da diramare una nota con i crismi dell’ufficialità in cui anticipa persino che “un gruppo di tecnici sarà in città nelle prossime settimane per la definizione della tappa”. Aggiungendo che si tratta di un “un riconoscimento e allo stesso tempo un’opportunità per Palermo, un modo per contribuire, ancora una volta attraverso lo sport d’eccellenza a questa lunga fase di ripartenza del nostro paese”.
Ma l’assessore Messina smentisce di nuovo: “Il prologo ci sarà, anche se non varrà ai fini della classifica – Siamo orientati a dare maggiore visibilità al territorio trapanese. L’ultima parola spetta a noi e non a Rcs. Poi assieme agli organizzatori della manifestazione ciclistica, sceglieremo le migliori strade da percorrere e anche gli interventi da fare laddove il manto stradale non è in buone condizioni. Interventi che paga la Regione”. In ogni caso confermata la partenza della corsa da Monreale con arrivo ad Agrigento e passaggio, seppur “sfiorato” a Palermo.
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