Anche le imprese di costruzioni edili dell’Ance Sicilia si mobilitano per sostenere il sistema sanitario dell’Isola già fortemente provato dall’epidemia di Covid-19 e che si appresta ad affrontare il picco. L’associazione regionale dei costruttori già nei primissimi giorni dell’emergenza ha acquistato nove ventilatori polmonari non invasivi, uno per ogni provincia, con l’impegno assunto dalla ditta di consegnarli entro la fine di questo mese.
Oggi, in anticipo sui tempi contrattuali, sono giunti i primi due apparecchi, che l’Ance Sicilia ha deciso di assegnare subito alle due province che in atto registrano il più alto numero di ricoveri, cioè Palermo e Catania. Il presidente di Ance Palermo, Massimiliano Miconi, consegnerà il primo apparecchio all’ospedale pediatrico “Di Cristina” del Capoluogo siciliano, mentre il presidente di Ance Catania, Giuseppe Piana, consegnerà il secondo all’ospedale “San Marco” della città etnea.
Gli altri sette ventilatori polmonari, la cui fornitura è prevista entro il prossimo 31 marzo, saranno tempestivamente assegnati ad altrettante strutture sanitarie delle restanti province. Questo gesto, compiuto da Ance Sicilia per sostenere la popolazione e dare solidarietà ai medici e infermieri impegnati nella cura dei pazienti affetti dal nuovo Coronavirus, rientra nell’iniziativa avviata dall’Ance nazionale per donare, attraverso le sue strutture territoriali, almeno un’apparecchiatura sanitaria per ogni provincia d’Italia.
“Nel pieno dell’emergenza coronavirus la Sicilia della solidarietà si sta mobilitando. Accogliamo con entusiasmo la notizia della mobilitazione delle imprese di costruzioni edili dell’Ance Sicilia, impegnate a dare una mano al sistema sanitario regionale. Un’iniziativa questa che ci riempie di orgoglio e di speranza. In un momento difficile come quello che stiamo vivendo, il gesto dell’Ance Sicilia acquista ancora di più valore. La Sicilia produttiva si mette in gioco ancora una volta a sostegno di tutti. Ci auguriamo che iniziative come quella promossa dell’Ance Sicilia possano essere presto seguite da altri, per far sentire ancora di più di essere comunità attiva e responsabile”, il commento del Coordinamento regionale di +Europa.