Prestazioni sessuali al posto dei massaggi: scoperta un altra casa a “luci rosse”

Redazione

Palermo - Palermo

Prestazioni sessuali al posto dei massaggi: scoperta un altra casa a “luci rosse”
Due donne che gestivano il centro sono state denunciate per sfruttamento della prostituzione

25 Febbraio 2020 - 13:53

Scoperta e sequestrata un’altra casa a luci rosse camuffata da centro massaggi. le due donne che gestivano l’attività sono stata denunciate per sfruttamento della prostituzione. Ad interrompere l’attività di lucro connessa alla prostituzione, scovando e sequestrando un immobile, nel cuore della Palermo commerciale, dove si praticavano prestazioni sessuali a pagamento, sono stati i poliziotti del commissariato Libertà. Gli agenti sono giunti all’immobile in via Sciuti, scenario delle prestazioni sessuali, sviluppando un complesso ed autonomo filone di indagine, che ha portato al sequestro dell’appartamento e alla denuncia all’Autorità giudiziaria, per il reato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, due donne palermitane, rispettivamente, di anni 40 e 28.

Nel corso delle indagini è emersa ed è stata smantellata dai poliziotti una vera e propria rete di prostituzione che ormai andava avanti da diverso tempo. L’attività era svolta all’interno di un immobile, dietro le false insegne di “centro massaggi”, ma le prestazioni offerte non erano solo quelle tradizionalmente massaggistiche e si spingevano ben oltre. Al momento dell’ingresso degli agenti, inizialmente fintisi clienti, sono state individuate cinque ragazze di età compresa tra i 20 e i 37 anni (una di queste dell’Est-Europa, le altre italiane); sono stati rinvenuti evidenti segni dello svolgimento di prestazioni sessuali e sequestrati i telefoni cellulari in uso alla struttura. Un chiaro indicatore del volume d’affari generato dal “centro massaggi” è reso dalla circostanza che i telefonini, soltanto nel lasso di tempo in cui sono stati nella disponibilità degli agenti che li hanno sequestrati, hanno continuato a squillare ininterrottamente, producendo circa 150 chiamate senza risposta.

É inoltre emerso, anche a seguito delle dichiarazioni rese da “clienti” e prostitute, che il contatto, la trattativa della prestazione e la scelta delle ragazze che avrebbero effettuato il massaggio comprensivo di “extra”, fosse assicurato tramite inserzioni su siti internet e poi definiti nel dettaglio all’atto degli incontri.

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