Sono giorni di tensione per gli operatori di servizio della raccolta dei rifiuti a Monreale. Al momento infatti, gli ex dipendenti della Mirto, oggi sollevata dall’incarico del servizio rifiuti, stanno ancora aspettando la firma dei nuovi contratti con l’azienda subentrata e cioè la New System. Gli operatori hanno incontrato i sindacati per discutere sulla situazione e, sul servizio incombe l’ombra minacciosa di uno sciopero. Sono soltanto una minoranza al momento gli operatori che hanno un “contratto”. Ma non con la New System, come prevede la legge, ma con l’agenzia interinale che si è occupata del passaggio dei dipendenti, dalla vecchia alla nuova società. Tra l’altro, il contratto prevede soltanto un orario di lavoro che va dalle 5 alle 6 ore al giorno, domenica esclusa.
Sulla vicenda è intervenuto il sindaco di Monreale Alberto Arcidiacono: “I contratti per gli operatori del servizio di raccolta rifiuti sono quasi pronti e saranno firmati la prossima settimana”. Getta acqua sul fuoco il sindaco Arcidiacono e tranquillizza gli operai, ormai transitati (al momento solo teoricamente) ufficialmente dalla Mirto alla New System, ancora in attesa della firma di un regolare contratto.
“Desidero tranquillizzare tutti – dice il primo cittadino di Monreale – La questione contratti non è stata sottovalutata, né ignorata. Ma c’è una precisa normativa da rispettare”. Sulla questione dei rifiuti a Monreale, infatti, pendeva il giudizio del Tar. “Ecco perché – spiega Arcidiacono – la New System non poteva fare i regolari contratti. Ma adesso che il Tar ha emesso l’ordinanza in favore nostro e contro la Mirto, tutto può procedere. Vi posso assicurare che gli uffici si sono messi al lavoro il giorno dopo l’ordinanza del Tar. La prossima settimana avverrà la regolare firma sui nuovi contratti degli operatori”. Sono dunque scongiurati, a detta del sindaco Arcidiacono, che ha messo un freno alle voci “di corridoio” che si stavano già diffondendo in maniera incontrollata.
Un commento a “Rifiuti, a giorni firma dei nuovi contratti: ma incombe l’ombra dello sciopero”
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