Sono passati 16 anni da quel maledetto 12 novembre 2003. Quella mattina, in un attacco alla base Maestrale a Nassiriya, morirono 19 italiani (12 carabinieri, 5 soldati e due civili). La missione militare era iniziata pochi mesi prima, a giugno. A provocare la strage, un camion imbottito di esplosivo lanciato a tutta velocità contro la palazzina di tre piani che ospitava i carabinieri della Msu (Multinational specialized unit). Il camion ha forzato il posto di blocco all’entrata della base, situata nella vecchia sede della Camera di commercio locale: gli occupanti hanno aperto il fuoco contro i militari a guardia dell’ingresso, che hanno risposto al fuoco senza però riuscire a fermare il mezzo.
La strage provocò la morte di 28 persone, 19 italiani e 9 iracheni. Tra le vittime anche il vicebrigadiere monrealese Domenico Intravaia. Questa mattina presso il cimitero monumentale di Monreale la cerimonia officiata da Don Nicola Gaglio. Durante la cerimonia è stata deposta sulla tomba monumentale una corona di fiori. Subito dopo, presso il comando dei carabinieri di Monreale, il tradizionale incontro con i bambini della scuola Morvillo, che hanno letto alcune poesie scritte per ricordare Domanico Intravaia.
Alla cerimonia erano presenti oltre ai familiari di Intravaia, il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Arturo Guarino; il comandante della Compagnia carabinieri di Monreale colonnello Luigi De Simone; il capitano della compagnia di Monreale Andrea Quattrocchi; il comandante di stazione Salvatore Biddeci e il comandante della polizia municipale di Monreale Luigi Marulli. L’amministrazione era presente con il sindaco Alberto Arcidiacono accompagnato dalla sua Giunta, dal consulente Salvo Giangreco e dai consiglieri comunali Pillitteri, Lo Coco, Ferreri e Alduina. A rendere omaggio al vice brigadiere anche l’Associazione Nazionale Polizia di Stato di Monreale e l’Associazione Nazionale Carabinieri di Monreale.