Stasera ultima serata del Monreale Food Feast, la festa dello street food che ha animato per tre serate la cittadina normanna. Era da tempo che a Monreale non si vedeva un’affluenza del genere. Dai tempi della Festa del santissimo Crocifisso. Tanto che per le vie del centro storico molte persone girava una battuta: “Ma dov’è arrivato u Signuruzzu”?
Gli stand sono stati presi d’assalto fin dalle prime luci della sera. Tra panino con la milza, panelle, crocché, sfincione, le delizie del cibo da strada sono state le vere protagoniste. Ma il festival monrealese ha dimostrato che l’unico modo per riuscire a riportare grandi eventi a Monreale, è il partneriato tra pubblico e privato. Da sola, infatti, l’amministrazione comunale non ha la forza economica per riuscire ad organizzare eventi attrattivi di un certo livello. Rimangono alcuni dubbi. Perché è vero che il festival ha riempito la città di Monreale di persone, ma è anche vero che la stragrande maggioranza delle persone erano residenti. Pochi, pochissimi da Palermo e dai paesi limitrofi. Segno che c’è una sorta di black out a livello di comunicazione e di pubblicità da parte del comune che deve comprendere quanto siano necessari gli investimenti in questo settore.
Poi rimangono i dubbi sulla viabilità. Molte persone, da Palermo solo per fare un esempio, non “salgono” a Monreale per le ormai note criticità della questione parcheggi. Non c’è più tempo da perdere e il comune deve creare spazi liberi dove parcheggiare magari con un adeguato servizio di navette. Insomma, le basi ci sono. Così come la buona volontà. Manca però un coinvolgimento dei commercianti. Assurdo in questi giorni vedere tutti i negozi chiusi e aperti solo i bar. Queste, per i commercianti, sono davvero occasioni perse. E ora il comune, dopo il Monreale Food Feast, ha un’altra importante prova da affrontare: quella delle festività di Natale. Un’altra prova importante che il sindaco Alberto Arcidiacono e la sua Giunta vogliono superare.