Villa Sofia, aggrediscono medici e danneggiano i locali dell’ospedale

Redazione

Palermo - Da denuncia del Cimo

Villa Sofia, aggrediscono medici e danneggiano i locali dell’ospedale
Tutto è accaduto ieri 18 Agosto, intorno alle ore 23 circa. La denuncia del Cimo

19 Agosto 2019 - 11:05

Ancora un’aggressione ai danni di personale sanitario a Palermo. L’episodio questa volta all’Ospedale Villa Sofia, dove sono stati anche danneggiati i locali della risonanza magnetica. Tutto è accaduto ieri 18 Agosto, intorno alle ore 23 circa. La denuncia del Cimo.

“Questa volta a farne le spese sono stati un medico radiologo e una donna, tecnico di radiologia medica, insultati e strattonati da un vero e proprio esercito di parenti inferociti di un paziente, un uomo di circa 60 anni, che stava per eseguire un esame di Risonanza Magnetica in urgenza a seguito di una crisi lipotimica e che aveva già eseguita una TAC della testa risultata negativa”, spiega Giuseppe Bonsignore, segretario aziendale del sindacato dei medici.

“Una ventina di persone – aggiunge Bonsignore – è riuscita ad introdursi nei locali della UOC di Radiologia dove è ubicata la sala di Risonanza Magnetica, locali privi di sistemi di videosorveglianza e ai quali si riesce purtroppo ad accedere fin troppo facilmente, mancando accessi di sicurezza”.

Il paziente era già stato accolto presso la struttura e il tecnico di radiologia in servizio stava compilando il questionario relativo alla sicurezza del paziente stesso, chiedendo alla moglie eventuali controindicazioni alla esecuzione dell’esame, potenzialmente molto pericolosi e quindi ineludibili.

“La procedura, di per sé rapida – aggiunge ancora Bonsignore – è stata però interrotta da alcuni, qualificatisi come figli del paziente, che hanno cominciato a inveire nei confronti del tecnico di radiologia, giudicando invece una perdita di tempo la raccolta anamnestica da parte del personale sanitario. Agli insulti sono seguiti gli spintoni, anche nei confronti del medico intervenuto per sedare gli animi, e successivamente lo sfondamento della porta in vetro di accesso alla sala di Risonanza Magnetica che è stata divelta per introdurre a forza e pericolosamente la barella in metallo”.

Solo grazie al grido di allarme del medico radiologo, i familiari si sono fermati subito prima della Sala Magnete, evitando un incidente che avrebbe potuto causare danni seri all’apparecchiatura e al paziente stesso. “Una volta fatto entrare il paziente per eseguire l’esame – spiega il segretario sindacale – grazie all’intercessione di alcune donne presenti nel gruppo di esagitati, medico e tecnico sono riusciti a chiudere la porta in ferro di accesso ai locali della Risonanza Magnetica, ma la calma apparente è durata per poco. Subito dopo urla e calci alla porta esterna in metallo fino a quando sono riusciti a sfondare anche quella rompendo alcuni cardini”.

“Solo l’arrivo dei Carabinieri, chiamati dal personale in servizio – aggiungono dal sindacato – è riuscito a riportare la situazione quasi alla normalità e, come sempre accade in questi casi, gli autori dell’aggressione si sono dileguati prontamente, lasciando le loro donne ad autoaccusarsi e a prendersi la colpa dell’accaduto”.

“I gentiluomini autori di questa ‘bravata’ – denunciano dal sindacato – che avrebbe potuto avere conseguenze assai peggiori se non fosse stato per il sangue freddo del personale della Radiologia e per l’intercessione delle donne, si aggirano quindi liberamente ancora adesso per i viali dell’Ospedale, al riparo da qualsiasi ripercussione di ordine legale, dal momento che si sono premurati di andare a nascondersi dietro le gonne di mogli e sorelle”.

“Resta ancora insoluto il problema della sicurezza nei nostri ospedali – conclude Bonsignore – dove il personale è sempre in balìa di delinquenti, impossibili da fermare quando arrivano in massa e dilagano ovunque. La conclusione della vicenda è il danneggiamento di due porte della Radiologia e, in atto, l’impossibilità ad eseguire esami di Risonanza Magnetica a pazienti barellati, vista l’inabilità della porta scorrevole danneggiata. Siamo quindi in presenza anche di una parziale interruzione di Pubblico Servizio da parte di questi signori che andrebbero perseguiti anche e soprattutto per questa ragione”.

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