Ok dall’Ars per la realizzazione del nuovo centro direzionale della Regione Siciliana. Approvato l’articolo 2 del Collegato che da il via alla realizzazione di tre grattacieli di 30 e 20 piani. Un’operazione tentata più volte in passato e mai riuscita, ma che avrebbe indubbi vantaggi: da un lato la Regione risparmierebbe sugli affitti che paga tutti i mesi e dall’altro il capoluogo vedrebbe concentrati uffici che oggi sono dislocati a macchia di leopardo, con inevitabili effetti negativi sul traffico.
“Il via libera alla realizzazione del Centro direzionale della Regione, atteso da numerosi anni, è finalmente realtà grazie al governo Musumeci che lo ha fortemente voluto – dice Alessandro Aricò, capogruppo all’Ars di DiventeràBellissima – Si tratterà di una grande opera infrastrutturale per Palermo, moderna e al passo con i tempi, in cui avranno sede gli assessorati e gli uffici della Regione e delle Partecipate, consentendo di raggiungere importanti obiettivi: un risparmio di decine di milioni di euro rispetto al costo degli attuali affitti, effetti positivi sulla viabilità cittadina e la razionalizzazione dei servizi forniti agli utenti. Molto importanti saranno anche le ricadute positive per le imprese e l’occupazione, con la creazione di centinaia di posti di lavoro”.
L’area scelta è quella dell’ex ente minerario di via Ugo La Malfa dove, attualmente, ha sede l’assessorato al Territorio. Sarà lì che sorgeranno tre grattacieli che dovranno ospitare tutti gli assessorati, i dipartimenti, gli uffici periferici con sede a Palermo, gli uffici speciali e i dipartimenti che dipendono dalla Presidenza, ad eccezione di quelli che resteranno a Palazzo d’Orleans. E ancora gli uffici delle società partecipate che, ad oggi, sono ospitati in immobili in affitto, ma secondo le previsioni lì potrebbero finirci anche un enorme archivio cartaceo, un centro di alta formazione, un centro informatico, un auditorium da 1.500 posti, le scuole, una chiesa e attività commerciali. Sulla falsa riga di quanto già fatto da altre regioni come Piemonte, Lombardia o Lazio.
Gli interventi interesseranno anche la viabilità della zona: dallo svincolo autostradale con ponti e sovrappassi in direzione Trapani e Catania al potenziamento della fermata del passante ferroviario, da un parcheggio da 15 stalli per i pullman a uno da 10 mila metri quadrati per le automobili. E ancora un allungamento della linea E del tram, la De Gasperi-Mondello, che da Francia sbucherebbe in via La Malfa, l’allargamento della strada con piccoli espropri e opere di mitigazione del rischio idrogeologico che evitino gli allagamenti quando piove. Interventi con effetti positivi su tutto il viale su cui insistono centri commerciali, uffici ma anche il Suap, la Protezione civile e la nuova sede della Polizia municipale.
A conti fatti il centro, immaginato con tre grattacieli (due da 20 piani e uno da 30), costerebbe poco meno di 300 milioni, mentre per le opere accessorie ne servirebbero altri 200: mezzo miliardo che la Regione ammortizzerebbe in poco tempo, risparmiando sugli affitti.