Il portale del Duomo e il Cristo Pantocratore a misura reale: ecco due dei gioielli che sarà possibile ammirare alla mostra dedicata al Duomo di Monreale che si terrà alla Fiera di Rimini dal 18 al 24 agosto in occasione del meeting. Un’occasione importantissima di sviluppo per tutta monreale, “perché si spera – ha detto l’Arcivescovo di Monreale Michele Pennisi alla presentazione del meeting che si è tenuta nel Palazzo Arcivescovile di Monreale – che poi le persone che ammirano la mostra abbiano voglia di vedere dal vivo il Cristo Pantocratore e i suoi mosaici”.
La mostra, che si intitola “Si aprì una porta nel Cielo: la Cattedrale di Monreale” ricalca un po’ quella che c’era stata proprio nella cittadina normanna in occasione dei 750 anni dell’anniversario del Duomo. Oltre a tantissimi oggetti sacri che saranno inviati nella cittadina romagnola, saranno riprodotti, a grandezza naturale, la Porta del Paradiso e il Cristo Pantocartore. “Perché – spiega Don Nicola Gaglio, parroco della Cattedrale e presidente della Fabbriceria del Duomo di Monreale – alla fine del percorso della mostra c’è lo sguardo del Pantocratore. E’ come se si venisse accompagnati in questo volto e i visitatori della mostra si possano perdere in questo volto”.
“Quel Cristo – ha detto Emilia Guarnieri, presidente Meeting dell’Amicizia tra i popoli – è l’immagine di qualcuno che fissandoci, ci dà il nome, così come noi possiamo trovare il nostro nome fissandolo”. “Per noi il meeting di quest’anno ha una valenza importante – ha detto Emanuele Forlani, direttore del Meeting di Rimini – Festeggiamo i 40 anni. E se pensiamo che abbiamo voluto chiamarlo 40 anni fa “meeting”, he vuol dire incontro, beh, ci rendiamo conto che già allora avevamo introdotto un piccolo seme e che oggi, dopo 40 anni ci sta facendo raccogliere i suoi primi frutti”.
Al meeting di Rimini, in questi 40 anni, sono state allestite circa 600 mostre artistiche, storiche, fotografiche e scientifiche. Le mostre del Meeting costituiscono da sempre degli appuntamenti più attesi, tanto da diventare veri e propri “eventi nell’evento”, con la richiesta di visite guidate e incontri di presentazione. Parecchie di queste mostre sono diventate itineranti nelle città più importanti e nei piccoli centri.
“Come arcivescovo di Monreale, sono custode, insieme alla mia comunità diocesana, della Cattedrale di pietra, di oro e di luce che l’ultimo sovrano normanno, Guglielmo II, detto il Buono, ha edificato, nel XII secolo, come reggia di Cristo e mausoleo dinastico, assieme all’imponente complesso monastico affidato ai Benedettini – ha detto Pennisi – Nella bellezza dell’architettura e dei mosaici è incisa la fede dei nostri padri espressa dallo sguardo, il fervore della loro vita cristiana, la storia di santità della nostra Chiesa. Lo sguardo di chi entra nel duomo è anzitutto colpito dalle proporzioni armoniose della struttura, ma poi è inevitabile che egli percepisca dentro le forme e nel luccichío degli ori, dei colori qualcosa di nuovo e di antico insieme, un desiderio di trascendenza che raggiunge lo spirito e lo avvolge nel suo stesso moto. Tutto l’apparato musivo di questa basilica introduce a una teologia della storia di Dio e dell’uomo, che partendo dalla creazione, culmina nella liturgia celeste. Il Pantocratore con il suo abbraccio benedicente e il suo sguardo penetrante educa i cristiani, ed interroga chi è lontano dall’esperienza credente sul senso del proprio volto e del proprio nome”.