Non cedere ai “ricatti”: Arcidiacono e Capizzi facciano un atto di coraggio

Giorgio Vaiana

Cronaca - Monreale

Non cedere ai “ricatti”: Arcidiacono e Capizzi facciano un atto di coraggio
Alberto Arcidiacono e Piero Capizzi sono a un bivio

02 Maggio 2019 - 13:52

Ore febbrili, incontri, telefonate. Le chat di whatsapp sono un continuo vibrare e squillare. Ci si vede, si parla. Si ascoltano le proposte. Alcune sono impensabili. Altre non rispecchiano il volere di chi andrà poi a contendersi la poltrona da sindaco della Sala Rossa del Palazzo di Città, Alberto Arcidiacono e Piero Capizzi.

Poche ore alla ratifica degli apparentamenti. Non c’è nulla di scontato. Né di sicuro. Sia Arcidiacono che Capizzi sanno che è difficle. Troppo. Da un lato Arcidiacono vuole provare a camminare da solo. Il gruppo c’è. I numeri pure. Marco Intravaia è destinato alla poltrona da presidente del consiglio comunale. Gli assessori (sette?) uscirebbero fuori tra gli uomini più fidati dell’ingegnere monrealese. C’è la voglia di provarci, per non mettere dentro né la Lega né Forza Italia e Salvino Caputo. A proposito: Forza Italia racconta di un incontro che si terrà a breve proprio con Arcidiacono. Ma non sono esclusi colpi di scena. Tipo un accordo con Capizzi. Difficile, ma non da escludere del tutto. Anche perché al momento Forza Italia entrerebbe al consiglio comunale con la sola Antonella Giuliano, tagliando fuori Giuseppe Guzzo. Vedremo.

Piero Capizzi è preso da mille dubbi. Ci sono alcuni suoi uomini fidati che spingono perché vada da solo al ballottaggio. Capizzi in questa tornata parte svantaggiato. Lui lo sa. Lo sanno anche gli uomini di Popolari per Monreale e Alternativa Civica. Il rischio di un apparentamento è quello di darsi una “mazzata” definitiva, di far indisporre ancora di più i monrealesi che non l’hanno votato. Escluso il Movimento 5 Stelle, a Capizzi resta l’alternativa di un improbabile accordo con la Lega (oggi impossibile), o con Salvino Caputo (molto improbabile).

Rimane dunque il gruppo de Il Mosaico. Ma dopo la sua “sparata” a noi di Monreale Press, in molti avrebbero consigliato al sindaco di lasciare perdere. Anche perché le pretese di Gambino & company sarebbero  importanti: tra queste la presidenza del consiglio comunale. Per questo ci permettiamo di dare un consiglio ai due candidati: andate soli al ballottaggio. Lasciate decidere ai cittadini. Sarà poi compito vostro coinvolgere i consiglieri comunali con le vostre proposte. Perché siamo sicuri che se fatte per il bene della città, nessuno voterà contro i vostri emendamenti.

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