Cinque anni di Piero Capizzi. Cinque anni da sindaco per il primo cittadino che tenta di essere eletto di nuovo, di indossare la fascia tricolore, di sedere di nuovo nella Sala Rossa del Palazzo di Città. Un’impresa, finora, mai riuscita a nessuno. Capizzi ci riprova, con alle spalle una squadra di candidati consiglieri molto forte, con tanti volti già conosciuti della politica monrealese e alcune facce nuove.
Capizzi, nel corso della nostra intervista, ripercorre le fasi più importanti della sua amministrazione, “e vi assicuro – dice il primo cittadino – che non è frase fatta quando dico che abbiamo trovato una situazione molto complessa”. Dal ripristino della linea 389 ai contatti ritrovati con la città di Palermo e con il sindaco Leoluca Orlando, passando per la nomina Unesco, l’avvio della differenziata, il dissesto e la stabilizzazione di tutti i precari (“cosa che nessuno pensava avremmo mai fatto”) . Capizzi spiega punto per punto il motivo delle scelte fatte, incamera le critiche e risponde con tanto di carte alla mano.
“Non mi interessano i discorsi retorici fatti dagli altri candidati – dice Capizzi – Noi parliamo con i fatti, abbiamo dovuto superare diverse difficoltà”. E poi la voglia di esserci ancora: “E’ un modo per completare un percorso. Adesso, dopo 5 anni in cui abbiamo messo le basi per cambiare questa città – dice Capizzi – è possibile iniziare a costruire qualcosa di bello e importante per la città”.
