Quando avevamo svelato il “giochetto” di Roberto Gambino, molti, all’interno del gruppo “Il Mosaico” non l’avevano presa molto bene. Ci sono arrivate da più parti segnalazioni di malumori nei nostri confronti. Tanto che, Il Mosaico, dopo la pubblicazione del nostro articolo, non ci ha più fatto recapitare alcuna nota stampa (i comunicati, infatti li fanno sempre e solo i giornalisti). E lo diciamo senza timore di essere smentiti.
Partiamo dalla notizia. Roberto Gambino sarà il prossimo candidato sindaco di Monreale. Per noi non è una sorpresa. Lo avevamo “sgamato” mesi e mesi fa. A fine giugno dello scorso anno, infatti, Roberto Gambino era tornato, dopo anni di assenza totale dalla scena politica di Monreale, con un progetto di associazionismo, diceva lui. “In considerazione della difficile situazione politica e amministrativa del Comune di Monreale, non ultimo il dissesto finanziario certificato dalla Corte dei Conti – diceva nella nota di presentazione della conferenza – un gruppo di cittadini con esperienze e sensibilità diverse per percorsi personali, professionali e associativi, si sono ritrovati a condividere l’idea che sia possibile dare un contributo per migliorare questa difficile situazione”.
Già questa cosa ci aveva fatto pensare male. E ne avevamo avuto conferma alla presentazione del gruppo, scoprendo volti di persone che ci avevano provato alle elezioni di qualche anno fa, rimanendoci un po’ scottati però. Lui, Gambino, diceva che voleva superare la logica dei concetti di destra e sinistra. Concetti che ribadiva il giorno dell’ennesima presentazione de Il Mosaico, a Villa Savoia, dove facevano bella mostra dieci punti, dieci obiettivi dell’associazione. Che sembravano punti di un programma politico. Ma nell’incontro Gambino aveva più volte ribadito lo stesso concetto: “Il movimento non ha finalità politiche, né ha la pretesa di volersi candidare”.
Ma era ovvio che non poteva essere così e lo ammetteva Gambino stesso, dicendo che comunque “la politica è necessaria per portare avanti i dieci punti del progetto dell’associazione stessa”. Gambino oggi ha radunato una serie di persone e siamo certi che avrà una lista pronta da presentare. Ma è chiaro che da solo ha pochissime possibilità di farcela. Quasi vicine allo zero. Insomma il percorso politico di Gambino verso queste elezioni non parte benissimo. Inizia con la prima bugia detta pubblicamente ai cittadini (non abbiamo la pretesa di candidarci, ndr). A noi, adesso, piacerebbe sapere cosa gli ha fatto cambiare idea. I nostri recapiti li conosce.
Un commento a “Monreale, alla fine Roberto Gambino rivela le sue bugie: ecco la sua candidatura”
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