La Regione siciliana interviene finanziariamente in favore delle amministrazioni comunali dell’isola che hanno concluso i processi di stabilizzazione dei lavoratori precari nel periodo compreso fra l’1 gennaio 2010 e il 31 dicembre 2016. Lo prevede un’apposita norma contenuta nella legge regionale 24/2018, pubblicata lo scorso 18 dicembre, grazie alla quale saranno ripartiti fra gli enti che si trovano in questa condizione dei contributi straordinari “una tantum”, per un complessivo ammontare di tre milioni di euro.
Il dipartimento delle autonomie locali dovrà adesso procedere all’assegnazione delle risorse in favore delle amministrazioni che ne faranno richiesta, secondo le modalità riportate nella circolare applicativa già emanata. Per determinare l’esatto importo da stanziare a beneficio di ciascun comune, gli uffici regionali terranno conto, in maniera proporzionale, del costo complessivo che ogni ente ha effettivamente sostenuto ed erogato nel periodo 2010-2018.
“Non si tratta, è vero, di fondi particolarmente sostanziosi – afferma Nicola Giacopelli, segretario aziendale della Cisl-Funzione Pubblica – ma per gli enti locali siciliani, che notoriamente si trovano un po’ tutti in difficoltà finanziaria, rappresentano pur sempre un sostegno non trascurabile. Va inoltre evidenziato che questo intervento regionale riconosce e valorizza il merito di quelle amministrazioni che hanno voluto e saputo superare in via definitiva il precariato, sottraendo all’incertezza tanti lavoratori che da molti, troppi anni sono stati impegnati a servizio della collettività”.
Sul programma reso noto nei giorni scorsi dal sindaco Capizzi in merito all’assunzione a tempo indeterminato, entro breve, di tutti i cosiddetti “contrattisti” (attualmente si tratta di 47 unità), Giacopelli osserva: “Ritengo che l’iniziativa proposta sia senza dubbio apprezzabile: il percorso delineato appare in effetti realizzabile, oltre che condivisibile, ma è chiaro che servirà un grande impegno per concludere tutti i processi di stabilizzazione entro i primi mesi di quest’anno. A parte ciò, spero che l’amministrazione non trascuri di occuparsi fattivamente anche dei sette lavoratori impegnati nello svolgimento di attività socialmente utili, che spesso, inutile negarlo, sembrano totalmente dimenticati e abbandonati al loro incerto destino”.