Elezioni, il giorno dopo. Argomento di discussione anche in piazza e nei bar di Monreale. Ma come hanno reagito alcuni degli uomini politici del comune normanno? Per il sindaco Filippo Di Matteo, le urne hanno parlato: l’unico vero vincitore è Grillo. «Dobbiamo dare atto alla realtà – dice il primo cittadino – che parla del trionfo di Grillo, che ha raccolto tutti gli scontenti e della rimonta di Berlusconi». Di Matteo non è sorpreso del trionfo del Movimento 5 Stelle. «Sono sempre in giro a contatto con le persone ed avevo già avuto la percezione di un risultato ben più superiore a quello che ipotizzavano i giornali e le tv. Avevo ragione, infatti». Di Matteo, infine conclude: «Mi auguro che questo governo porti a termine il mandato e che riescano a trovare un punto di incontro per il bene del Paese». Massimiliano Lo Biondo è consigliere comunale del Pd. Nessuna sorpresa su Grillo: «Me lo aspettavo. Il tonfo del mio partito lo posso attribuire soltanto a delle strategie nazionali che sono risultate lontane dallo stato di malessere in cui versa la società. Forse con Renzi ci sarebbe stata un’attenzione diversa da parte, soprattutto, delle nuove generazioni». Per Lo Biondo, il sindaco toscano avrebbe garantito uno scenario politico diverso, «l’exploit di Grillo è dovuto a quello che il leader del Movimento 5 stelle raccontava alla gente in piazza, dall’indennità alla riduzione dei parlamentari, che sicuramente non sono la vera soluzione di governo del nostro paese, ma erano le cose che colpivano in questo momento di austerità le persone che non sapevano chi votare». Per Lo Biondo, Berlusconi ha solo giocato con i sogni e le aspettative della gente, «a cui basta una bugia per potere sognare». Tra queste, il rimborso dell’Imu ed il condono tombale: «Si gioca su bisogni ed esigenze dei cittadini. In questo periodo è facile attaccarsi ad un’aspettativa. Ma la gente non si è mai posta il problema del fatto che i soldi per il rimborso dell’Imu da qualche altra partre dovevano arrivare. Un po’ come un cane che si morde la coda». Se il governo Bersani non dovesse durare, «l’Italia deve essere pronta a ricevere una sopresa dalle prossime urne ancora più forte». Mario Caputo è consigliere comunale del Pdl. È soddisfatto della rimonta del centrodestra, «che molti non si aspettavano». Nessuna sorpresa, invece, per Grillo. «Un voto di protesta. Ora mi auguro che il Movimento Cinque Stelle passi da una politica di accuse e proteste ad una politica di propositi e di idee». Per Caputo, adesso i partiti devono per forza di cose stringere alleanze, ma non per i loro interessi, ma per il bene del Paese. «Mi auguro che questo Governo possa iniziare e finire la legislatura. Non sono d’accordo né ai governi tecnici né di salute. Spero che i partiti lavorino con maturità per tentare di portare avanti quelle che sono riforme principali dell’Italia».
Sicilia by Italpress
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