La scoperta da parte degli uomini della guardia di finanza di Palermo e dagli agenti della polizia municipale di Carini. Una fabbrica abusiva di imbarcazioni è stata sequestrata a Carini in via De Spuches. All’interno dell’attività di mille metri quadrati, c’erano una barca completa di motore, un fusto da 300 litri di acetone puro, venti fusti di vernice, 31 batterie esauste e diversi contenitori di liquido altamente infiammabile, sedili in pelle e dieci banchi da lavoro. Il titolare di 42 anni S.L.P, di Isola delle Femmine è stato denunciato.
Durante il sopralluogo i caschi bianchi guidati da Marco Venuti e le fiamme gialle hanno rilevato irregolarità tali da classificare la fabbrica come una vera e propria bomba ecologica. “Sulle finestre del magazzino non risultavano installate le ventole di areazione. Nella stanza adibita alla verniciatura – spiegano dalla polizia municipale di Carini – risultava essere stato praticato un foro con una ventola senza filtri con lo scopo di spingere l’aria verso l’esterno”.
Fuori dalla struttura c’era anche un tubo utilizzato per far confluire la sostanze di scarto della verniciatura in un fusto da 300 litri. Pesanti le ipotesi di reato contestate al titolare: abbandono e deposito di rifiuti, esercizio abusivo di discarica, assenza di autorizzazione all’emissione in atmosfera, getto pericolo di cose punito dall’articolo 674 del codice penale. Assente anche la Scia e l’iscrizione al registro delle imprese. Durante l’operazione sono stati trovati anche due lavoratori in nero che non indossavano i dispositivi di protezione individuali.
“Nonostante le scarse risorse organiche del personale delle forze di polizia presenti sul territorio – dice il sindaco di Carini, Giovì Monteleone – la sinergia, grazie alle capacità e sensibilità dei rispettivi vertici, permette di ottenere questi importanti risultati. A loro tutti va il plauso della mia Amministrazione. In particolare nel campo della polizia ambientale l’operazione di oggi, a tutela della salute, rientra nella volontà di verificare e perseguire le gravi situazioni di danno all’ambiente su cui da tempo ho disposto controlli mirati”.