Mentre parliamo con il comandante della Polizia Municipale di Carini, Marco Venuti, assistiamo in diretta, attraverso i monitor dei video, all’abbandono indiscriminato dei rifiuti. Le telecamere si trovano in via Magellano. Un’auto, una Fiat 500, rallenta la sua corsa, si apre il finestrino lato passeggero e “vola” un sacchetto di rifiuti per strada. Un attimo. Ma le telecamere riprendono tutto. Serve poco all’ispettore in servizio per registrare e salvare il filmato, scattare delle fotografie e preparare la multa che sarà recapitata allo sporcaccione: 179 euro. Siamo sicuri che non lo farà più.
Siamo andati a vedere ieri il sistema “Aquila” che il comune di Carini ha istituto per la lotta indiscriminata agli sporcaccioni del territorio, a coloro che abbandonano i rifiuti per strada. “Siamo lontani dai nostri standard – dice il comandante, il monrealese Marco Venuti – ma i dati in nostro possesso raccontano di un fenomeno che va via via diminuendo. Continueremo a monitorare le zone sensibili per evitare il formarsi di discariche abusive. Questo territorio è stato martoriato abbastanza”. Il comune, grazie alla partecipazione di privati, ha installato 16 telecamere nelle zone a rischio. Fino ad oggi, come spiega lo stesso sindaco, Giuseppe Monteleone, sono scattate multe per 170 mila euro: “Abbiamo istituito la raccolta porta a porta che raggiunge anche i posti più sperduti. I cittadini non hanno più scuse”.
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Un commento a “Il “Grande Fratello” dei rifiuti: così scova gli sporcaccioni del territorio”
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