Riceviamo e pubblichiamo una nota inviata alla nostra redazione dall’avvocato Andrea Rizzo per conto della Marathon Monreale
“Egregio direttore,
in nome e per conto della Marathon Monreale ASD, in persona del Presidente, Suo legale rappresentante, e del Consiglio direttivo, Le rappresento l’opportunità di apportare alcune specificazioni all’articolo di cui in oggetto (leggi qui ndr.)
Né la Marathon Monreale né il prestigioso Comune sotto il cui patrocinio si è svolto il prefato evento sportivo erano tenuti ad adibire dei locali al servizio di spogliatoio: nessuna norma, nemmeno pattizia o consuetudinaria, contempla un simile onere in capo agli organizzatori di manifestazioni podistiche non stadie.
Conosciamo bene i nostri doveri: li abbiamo adempiuti tutti, ivi inclusi quelli di natura igienica. E siamo anche soddisfatti di chi, a titolo pubblico e privato, ha patrocinato, sia pur gratuitamente, ma con entusiasmo, e sponsorizzato una manifestazione di cui la Nostra Comunità (sono Monrealese anche io) deve andar fiera, anche attraverso gli organi di Stampa.
Converrà che in difetto di siffatta specificazione il lettore potrebbe essere indotto ad evocare insussistenti ed immeritate responsabilità in capo all’associazione sportiva, di cui mi fregio di far parte, o all’Ente Pubblico, che, al contrario, si sono disimpegnati autorevolmente senza mai sforare i limiti imposti dalla legalità. Sicuro della Sua comprensione e RingraziandoLa anticipatamente per la chiesta specificazione, l’occasione è gradita per porgere distinti saluti”.
Avv. Andrea Rizzo