Se sarà rimpasto o rimpastino, si vedrà. Con tutta probabilità entro la fine del mese e comunque prima che la giunta guidata dal sindaco Piero Capizzi “festeggi” i due anni di amministrazione, ci saranno dei cambi nella Giunta comunale.
I bene informati parlavano di un azzeramento totale della Giunta entro la fine del 2016. Il rinnovo ci sarà, e questa è la notizia certa. Con un anticipo di sei mesi. Ma quasi sicuramente sarà una piccola limatura. Due, forse tre gli assessori che saranno sostituiti. Poi sarà azzeramento, entro dicembre e con la nuova Giunta si arriverà fino a fine mandato nel 2019. In questi giorni ci sono i primi “tavoli tecnici”. Uno, in forma molto ristretta tra i vertici del Pd. Un altro, altrettanto riservato, con gli uomini di Capizzi.
L’obiettivo è quello di trovare un’intesa che possa mettere d’accordo tutti. Certo, siamo proprio all’alba delle discussioni e fare delle ipotesi, oggi, appare molto azzardato. Le certezze sono poche al momento. La prima, è come detto, una limatura alla Giunta. Ancora non è chiaro se si discuterà sul doppio incarico e quindi i primi sospettati sono Sandro Russo e Pippo Lo Coco. Su Russo, però, c’è poco da dire. Nel suo nuovo incarico alla Polizia Municipale appare molto più a suo agio. Lo Coco, invece, ha già consegnato da tempo le proprie dimissioni al sindaco. Ma ha un ruolo fondamentale negli equilibri politici. Il terzo nome potrebbe essere Nicola Taibi, non di certo per il suo lavoro, svolto sempre nel migliore dei modi, ma perché è il tecnico per eccellenza della Giunta.
E l’ipotesi parla di una Giunta molto più politica. Tanto che anche il ruolo di vice-sindaco potrebbe essere affidato ad un elemento molto più “politicizzato”. E non è detto che il rimpasto non preveda di rinominare gli stessi assessori, magari con deleghe diverse. Nei prossimi giorni si riunirà il direttivo del Pd e convocherà anche le tre dissidenti Rossella Pica, Manuela Quadrante e Rosanna Giannetto che dovranno dire la loro sui nomi da portare avanti, insieme stavolta. Quasi sicuramente non diventerà assessore una delle tre. Men che meno la Giannetto, che nello scorso direttivo del Pd, ha pubblicamente detto che non avrebbe mai svolto l’incarico di assessore.
Nomi ne circolano tanti. Tra vecchi ricordi della politica monrealese ed ingressi a sorpresa. Ma sono nomi messi lì un po’ per distrarre l’opinione pubblica e la stampa. La cosa certa è che la Giunta Capizzi è pronta al suo primo vero mini-terremoto. Ma non si scatenerà a breve…