Si chiama Marco Pace ed è uno degli artisti di caratura nazionale al momento più in voga. Sarà lui il protagonista, da domani, del nuovo progetto artistico che porta la firma del Giuseppe Veniero Project e dello spazio Garzilli 26. Domani (10 maggio) alle ore 18 il taglio del nastro di questa nuova avventura, dal titolo “Porte Aperte” in via Garzilli 26, che segna il “cambio della guardia fra due dei giovani artisti più apprezzati dello Stivale.
Una “residenza artistica” aperta al pubblico e tanti eventi, alcuni dei quali inseriti anche all’interno della Settimana delle Culture che spalancano le porte ad una mostra che prenderà il via il 27 maggio e che vedrà coinvolti entrambi gli artisti. Palermo, da domani, sarà al centro dei lavori che Marco Pace svilupperà rintracciando fra i vicoli del centro storico e gli spazi aperti l’ispirazione. Così come ha fatto Max Ferrigno ridisegnando, fra gli altri, una maiolica con un supereroe.
Tanti gli eventi in programma all’interno del progetto. Si comincia con la Settimana delle Culture. Il lavoro dell’artista potrà infatti essere vissuto in diretta durante le giornate e senza necessità di preavviso (gli orari di apertura sono dalle ore 10 alle ore 20 ed oltre). Sabato 21 maggio, alle ore 11, è invece in calendario il “Caffè con l’artista”, un momento di scambio esperenziale in cui si potrà chiacchierare con gli artisti per addentrarsi all’interno del loro lavoro artistico su Palermo.
Il 27 maggio, infine, l’inaugurazione della mostra Porte Aperte, presso il Giuseppe Veniero Project di piazza Cassa di Risparmio, con i lavori realizzati da Max Ferrigno e Marco Pace durante le loro residenze artistiche.
“La Galleria Veniero – racconta Marco Pace – si distingue nel panorama odierno per la sua grande libertà di presentare lavori scelti sulla base di progetti completamente svincolati dalle più trite logiche di mercato. Questo rappresenta un’opportunità per gli artisti ed è per la città di Palermo una boccata d’aria fresca e vitale. Amo molto questa città che ha dato i natali tra gli altri a Giuseppe Balsamo e anche al maestro Fulvio Di Piazza. La mia cultura dell’immagine, formatasi principalmente negli anni Novanta, dalle visione ipertrofiche e sovraffollate di Di Piazza si è abbondantemente nutrita. E proprio questa visone immaginifica densa e rigogliosa può essere letta come contraltare contemporaneo alla ricchezza degli ornati barocchi di cui Palermo e la Sicilia sono testimoni”.
“Contribuiamo in maniera diretta alla Settimana delle Culture – aggiunge Giuseppe Veniero – con un progetto artistico che abbia Palermo al centro di tutto. Un lavoro che potrà essere vissuto da vicino da sua sorgere e fino alla esposizione finale”.
In foto Max Ferrigno al Garzilli 26.