Per portare a termine i propri graffiti lungo l’interno di un muro perimetrale della Stazione di Palermo Centrale, due giovani writers avevano previsto proprio tutto. Addirittura, si erano dotati di pettorine arancioni in uso anche alle ditte appaltatrici nello scalo ferroviario, in modo da spacciarsi per operai e potersi muovere liberamente lungo la linea ferrata. La loro azione però non è sfuggita al personale di Rfi che, monitorando le telecamere sulla tratta tra Palermo Centrale e Brancaccio, ha notato i due ragazzi armeggiare lungolinea e, pensando ad un possibile furto di rame in corso, ha immediatamente allertato la Polizia Ferroviaria.
Una volta giunti sul posto, gli agenti non si sono imbattuti in ladri di “oro rosso” ma in due giovani intenti ad imbrattare con bombolette spray un muro di cinta dell’area ferroviaria. Condotti negli Uffici Polfer, sono stati identificati per A.B. e V.E.G., entrambi diciassettenni e palermitani. I “graffitari” sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per il reato di danneggiamento e, inoltre, a loro carico è stata elevata una sanzione amministrativa per essersi introdotti all’interno dello scalo ferroviario senza autorizzazione.
I due ragazzi saranno giudicati dal Tribunale dei Minori per il reato commesso, ma devono ritenersi fortunati poiché si erano inoltrati in un’area in cui sussistono numerosi pericoli, primo tra tutti, quello di investimento da parte dei convogli in transito ma anche di folgorazione per la presenza dell’alta tensione.