Non è tardata ad arrivare la replica del consigliere Marco Intravaia alle parole pronunciate dall’assessore Gery Valerio, sull’accorpamento delle scuole Novelli/Guglielmo di Monreale. Valerio aveva definito le frasi di Intravaia “demagogia da chi aspira a diventare sindaco” (leggi questo articolo).
“Mi auguro che le parole dell’assessore Valerio siano mera ironia – dice Intravaia – altrimenti la città avrebbe seri motivi per preoccuparsi di chi la governa. Se ironia non è, invece, vale la pena spiegare a chi si trova in evidente stato confusionale che è proprio l’accorpamento, in generale, a comportare problemi di perdita di lavoro, e non viceversa. Quando si accorpano le scuole viene trasferito un dirigente e potrebbero perdersi altri addetti, in seguito all’unificazione dei servizi fra uno o più scuole. È questo il motivo per cui il Governo regionale, guidato dal presidente Nello Musumeci, intende procedere in modo ponderato nella razionalizzazione del sistema scolastico regionale, tenendo conto delle esigenze del territorio, dei giovani, ma anche di chi nelle scuole lavora. Risulta arduo, dunque, comprendere a chi si riferisca Valerio quando parla di persone che potrebbero essere trasferite o perdere il posto di lavoro; perché, salvo irrimediabili cortocircuiti con gli schemi comunicativi di base, inquietanti in un assessore, non si può ritenere che si riferisca agli insegnanti: purtroppo il calo demografico della popolazione determina una contrazione di iscrizioni nelle scuole monrealesi, con inevitabili ripercussioni sui posti disponibili per docenti. Un problema trasversale per tutte le scuole e che, purtroppo, non può essere arginato né dagli accorpamenti, né dal congelamenti degli stessi. Cioè, per essere più chiari, a beneficio dell’assessore Valerio in evidente difficoltà di comprensione: se una scuola monrealese guadagna iscritti e conserva i posti di lavoro, un’altra li perde e mette a rischio il servizio dei propri docenti. Un motivo ulteriore per non procedere con leggerezza e sulla base solo di ambizioni personali e smanie di espansione dei singoli istituti, ma tenendo presente il bene comune per tutte le fasce coinvolte, soprattutto per gli studenti che sono la speranza del nostro futuro. Invito, dunque, l’assessore Valerio a fare chiarezza con se stesso; mentre non intendo rispondere agli attacchi personali che mi ha rivolto: il livore, e forse anche l’invidia che tradiscono, rispondono da se”.