Il bersaglio dell’agguato avvenuto ieri sera in via Brigata Aosta era Francesco Fragale, 29 anni, residente nel “Palazzo di ferro”. L’uomo pregiudicato per furto ed estorsione, secondo la ricostruzione della polizia, si è affacciato alla finestra. Lì, lo aspettano i killer, due giovani in sella ad uno scooter che sparano dalla strada. I colpi non vanno a segno, Fragale scappa, apre la porta di casa e sale al secondo piano. A inseguirlo però c’è anche uno dei sicari. Che riprende a sparare e colpisce la madre dell’uomo, Teresa Caviglia, 49 anni, che intanto era uscita sul pianerottolo. L’inseguimento continua. Fragale raggiunge il quarto piano: il killer preme ancora il grilletto, e manca ancora il bersaglio. Viene colpito il cognato del ventinovenne, Gaetano La Vecchia, un ragazzo di 24 anni.
Le due vittime sono state soccorse e trasportate al pronto soccorso dell’ospedale Villa Sofia. La donna è stata colpita al braccio, mentre il ragazzo all’inguine, le sue condizioni sembrano le più serie. Sul posto immediato l’intervento di sette volanti della polizia. La scientifica che esegue i rilievi. Gli agenti eseguono le perquisizioni e gli interrogatori. Ma i residenti del palazzo negano perfino di aver sentito i colpi di pistola. A un certo punto succede perfino che da una finestra della scalinata fra il quarto e il quinto piano vola via in strada uno zainetto: dentro c’è un carico di marijuana. Parte la girandola degli interrogatori. Si sentono le urla di una donna, che fanno pensare che dietro quegli spari ci sia una storia di corna: “Chidda fici a pulla e cu nuatri sa scuttano”.