Corsi e ricorsi storici. Il patto di non belligeranza è sul tavolo. Da un lato il Partito Democratico. Dall’altro il sindaco di Monreale Piero Capizzi. Incontro riservatissimo tra il Primo Cittadino e il commissario straordinario Antonio Rubino. La lunghissima chiacchierata avrebbe portato ad un accordo: il Pd e Piero Capizzi continuerebbero insieme. Ma ad un patto: Capizzi deve azzerare la Giunta. Tutti e sei gli assessori via. Al loro posto una nuova squadra. Insomma una vera rivoluzione. La maggioranza al Consiglio comunale ci sarebbe lo stesso. Perché Giuseppe Di Verde, Rosario Li Causi, Mimmo Vittorino e Paola Naimi che sono passati nel gruppo con Saverio Romano, seguendo Toti Zuccaro, difficilmente si dimetteranno lasciando il posto ai primi non eletti e difficilmente ostacoleranno il lavoro di Piero Capizzi con cui hanno condiviso, fino a poco tempo fa, praticamente tutto. Obiettivo del Pd di Monreale, insomma, è cancellare definitivamente tutto ciò che ruotava intorno a Toti Zuccaro. Ma anche lanciare un segnale chiaro per ricominciare daccapo. Nel vero senso della parola. Per questo il patto prevede l’azzeramento della Giunta. Ma prima bisogna formare la nuova dirigenza del partito monrealese. I nomi che “ballano” sono due: da un lato Vittorio Di Salvo appoggiato da Silvio Russo, dall’altro l’architetto monrealese Raimondo Burgio che, raggiunto telefonicamente, non conferma ma nemmeno smentisce. Sul toto-assessori circolano pochissimi nomi. Tonino Russo potrebbe entrare in Giunta con il ruolo di vicesindaco. Tra i papabili anche Ignazio Davì e lo stesso Silvio Russo che potrebbe prendere il posto di Nadia Battaglia. Ma ancora siamo nel campo delle ipotesi.
Sicilia by Italpress
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