Sarà intitolata al puparo monrealese Enzo Rossi la via M19. La decisione della Giunta comunale presieduta dal sindaco Piero Capizzi che ha accolto l’invito della famiglia Rossi che ha chiesto al comune di ricordare il proprio caro, uomo molto conosciuto in città, e scomparso nel 2004, uno degli ultimi artigiani pupari che si è distinto nell’arte popolare con grande maestria.
Enzo Rossi era nato a Monreale il 26 marzo del 1932. Trascorre la sua infanzia tra i vicoli del Carmine e proprio qui, nel cortile Manin, inizia le magie con il suo teatrino dei pupi. La passione per l’opera dei pupi, oggi riconosciuta bene immateriale da parte dell’Unesco, risale agli anni successivi alla guerra. Frequenta le botteghe e gli artigiani pupari di Palermo. Nel 1956 si specializza presso i laboratori di Ciccio Scalisi per le armature e di Peppino Celano per l’ossatura dei pupi. Approfondisce la conoscenza dei poemi epico-cavallereschi che metterà in scena in un teatrino preso in affitto da Celano, in via Duca degli Abruzzi a Monreale. Negli anni ’70 allestisce un teatrino nell’ex convitto Guglielmo rimasto attivo fino al 1976. Poi fonda il teatro Guglielmo nell’Istituto Sacro Cuore di via D’Acquisto con Onofrio Sanicola. La compagnia Sanicola-Rossi mette in scena centinaia di spettacoli. Fino al 2004, quando con la morte di Enzo, l’attività si arresta bruscamente. L’ultimo spettacolo proprio a dicembre 2004, con cui Onofrio Sanicola volle ricordare l’amico scomparso con i maestri pupari Carmelo Cuticchio, Pietro Scalisi e Salvo Bumbello. Ultima tappa di un percorso leggendario dell’opera dei pupi a Monreale.
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