Regionali, il fallimento del Pd apre nuovi scenari anche per Monreale

Redazione

Cronaca

Regionali, il fallimento del Pd apre nuovi scenari anche per Monreale

06 Novembre 2017 - 17:29

Due i dati che devono far riflettere: l’ascesa del Movimento 5 Stelle e il fallimento del Pd. Lo spoglio sulle elezioni regionali conferma che il Partito Democratico sta attraversando una crisi senza precedenti. La scelta di puntare tutto su Fabrizio Micari dovrà far riflettere i vertici nazionali in vista delle elezioni per il nuovo governo. A Monreale, le diverse fazioni si sono scontrate a colpi di post su Facebook. Ma c’è un solo vincitore. Anche se a metà: Toti Zuccaro. Che da solo conquista poco più di un migliaio di voti. Ma ne perde quasi 500 rispetto alla scorsa tornata elettorale. Poi, le altre anime di quello che era il Partito Democratico, hanno puntato su altri candidati, sparpagliando i voti e non riuscendo a piazzare all’Ars nessun uomo di fiducia. Scarso il risultato di Tonino Russo. Risale Mario Caputo (detto Salvino, ndr). Mentre è interessante notare l’exploit di Salvo Lo Giudice, la seconda persona più votata nella nostra città. Difficile che uno di lori entri a far parte dell’Ars.

A Monreale emerge un altro dato importante: l’ascesa del Movimento 5 Stelle che, a questo punto, con un proprio candidato, potrebbe dire la propria nelle prossime amministrative del 2019. Nessuno dei candidati monrealesi, insomma, la spunta per il seggio all’Ars. In lizza forse solo Mario Caputo. Ma le lotte intestine del Pd, com’è prevedibile, avranno un peso sul sindaco Piero Capizzi. Che, nonostante non si sia schierato apertamente, è stato corteggiato a lungo da Toti Zuccaro, suo ex assessore. E “l’amore” pare essere stato reciproco. All’interno, invece, la compagine che lo ha sostenuto ha puntato altrove: vedi Antonello Cracolici, Giuseppe Lupo, solo per citare due big. Insomma Capizzi, adesso, deve prepararsi ad un attacco: che arriverà. E molto presto. Perché il Partito Democratico, o meglio, quel che ne resta, adesso dovrà cercare di mettere insieme i pezzi. A partire dalla nuova segreteria cittadina. Antonio Rubino, chiamato a fare il commissario, verrà presto destituito. I nuovi vertici della segreteria (chissà chi vorrà prendersi questa patata bollente, ndr) dovranno capire come muoversi proprio in vista delle nuove amministrative. Perché è chiaro che Toti Zuccaro, usando un paragone che va di moda nel calcio, sposta gli equilibri, ma non li sposta più così tanto come si pensava. E i fedelissimi di Capizzi hanno dimostrato, alla prima occasione, di essere pronti a voltargli le spalle.

Insomma la sfiduca nei confronti di Capizzi sembra ad un passo. E c’è chi, addirittura, invoca le dimissioni del Primo Cittadino. La sensazione è che il sindaco dovrà fare, e bene, la conta dei consiglieri. E, come pare, difficilmente avrà una maggioranza solida e stabile. Mai come adesso l’appeal di Capizzi è ai minimi storici. Gli elettori monrealesi hanno parlato: sono stufi di tutti. Il Movimento 5 Stelle, cavalcando questa onda di proteste, potrebbe approfittarne e piazzare un loro sindaco nella città del Duomo alla prossima legislatura. Il Pd, invece, ha fallito. Anzi è fallito.

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2 commenti a “Regionali, il fallimento del Pd apre nuovi scenari anche per Monreale”

  1. La ciura Antonina ha detto:

    Vogliamo Monreale a cinque stelle solo movimento Fabio Costantini

  2. biagio ha detto:

    Devono dimettersi tutti e lasciare spazio ai 5 stelle, tutti i nomi letti basta!!!!! Capisco che per loro è un investimento però mettetevi da parte e fate provare ai nuovi!

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