E’ bruciato tutto…

Redazione

Cronaca

E’ bruciato tutto…

03 Agosto 2017 - 02:07

Casaboli non c’è più. E’ sparito. Per sempre. Un bosco di quasi mille ettari è andato in fumo. Per rinascere ci vorranno decine di anni. E il danno, oltre a quello ambientale, si aggira intorno ai 22 milioni di euro. I piromani hanno vinto. I “bastardi”, come li definiamo nel nostro titolo forte, hanno ottenuto quello che volevano. Le fiamme, nel perfetto piano criminale, sono divampate a metà pomeriggio. Quando è già tardi per permettere ai mezzi aerei di intervenire. Infatti non si è visto nessun Canadair; solo due elicotteri che hanno potuto effettuare qualche lancio prima di rientrare alla base perché sorpresi dal tramonto. Sul posto ci sono gli uomini della Forestale. Ma loro possono davvero fare poco. Controllano da terra. Poi nient’altro. Non hanno i mezzi per contrastare un fenomeno, quello degli incendi causati dai piromani, troppo più grande di loro.

“L’ennesima dimostrazione del fallimento di questo Governo che ha permesso tutto questo”, dice un arrabbiatissimo Totò La Corte, segretario provinciale del sindacato Snaf. Sono quattro i fronti di fuoco che si sono estesi rapidamente: due da oltre 3,5 chilometri; gli altri due di un chilometro ciascuno. Le fiamme hanno divorato tutto, non lasciando scampo ad un bosco creato dall’uomo decine di anni fa e distrutto dall’uomo oggi. I piromani ci avevano provato già qualche paio di anni fa, ma l’intervento della Forestale aveva impedito che venisse distrutto uno dei pochi polmoni verdi rimasti nel monrealese.

Oggi il piano criminale si è compiuto. Da Valle Sasizza, Valle Strigliaporci, Cresta, Valle Corta, tutto è andato in fumo. Addio alla vegetazione composta da grandi alberi di pino, sia domestico che d’Aleppo, lecci e quercie. Per non parlare della macchia mediterranea, con l’euforbia nana, l’erica multiflora, le ginestre, il colchico, l’asfodelo e i muscari. E chissà quanti cinghiali, daini e caprette tibetane saranno morte nel rogo. Oggi è un giorno molto triste. Non solo per Monreale, ma per tutta la Sicilia.

La foto per gentile concessione di Cristiano Drago

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13 commenti a “E’ bruciato tutto…”

  1. Antonio ha detto:

    Che ciò che hanno fatto lo paghino a carissimo prezzo, magari con fulminei cancri al polmone e ai testicoli. Esseri indegni, se non della fogna nella quale sono stati partoriti da ratti antropomorfi.

  2. Elio ha detto:

    E’ evidente che sia il corpo forestale che gli altri soggetti che concorrono alla lotta agli incendi non sono in grado di far fronte alle ormai consuete e, mi dispiace dirlo, noiosamente ripetitive emergenze che ogni anno si ripresentano nella nostra regione. Quindi che senso ha tenere tutta questa gente alle dipendenze dello stato?

    1. Orgoglio Siciliano ha detto:

      Elio quale sarebbe secondo te la soluzione visto che vorresti mandare a casa tutta stà gente a casa alle dipendenze dello stato? non sarebbe più opportuno mandare a casa chi ci governa? Un Totale fallimento del governo Crocetta e company

      1. Elio ha detto:

        Il Governo… Quasi un’entità astratta. Quando si parla di Governo mi perdo nel nulla, come parlare dell’Universo.Troppo grande, troppo complesso, ci sono troppe interconnessioni tra e con enti, uffici, sindacati, organizzazioni (anche criminali), associazioni, persone. PERSONE ecco, alla fine sono le singole persone che fanno la differenza. Voglio dire che per quel che ne so, potrebbe essere stato anche un piromane adolescente a dar fuoco, oppure un pecoraro, o un pilota di canadair o chiunque altro, ma resta il fatto che abbiamo fallito, il bosco non esiste più.
        Il fattore umano è imprevedibile e non penso affatto che cambiare Governo possa servire a qualcosa.
        Da cittadino quello che so con certezza è che si è perso per sempre un bosco antico e magnifico, l’ennesimo. Non mi va più di cambiare i “pupiddi” sperando che le cose migliorino. Voglio una soluzione.

    2. juan ha detto:

      Perchè non pensare all’industria del fuoco, quella che muove miliardi di Euro, le grandi aziende che devono produrre e vendere attrezzatura, aerei, elicotteri, automezzi per la forestale. O vogliamo dare la colpa ai forestali che vengono assunti e lavorano qualche mese all’anno.

  3. Vincenzo ha detto:

    Chi dovrebbe fare prevenzione e non la fa, è criminale quanto chi attua questo vile gesto!

  4. Eszter ha detto:

    Se i dirigenti non riconoscono l’importanza drlla conservazione della vegetazione per sopravvivere e vivere, fanno un grandissimo errore. L’attrazione della Sicilia diminuirá e attrarrá meno turisti in una regione che vive di turismo. Per non parlare di cosa lasciamo ai figli. Non siate complici!

  5. Dario ha detto:

    Io dico la Mia ……………..Ma perchè visto che abbiamo il numero più alto di operai forestali di tutta Italia non si trova la forma più adatta per fare prima prevenzione e poi repressione Avviare prima gli operai in modo da permettere di creare vie staglia fuoco e pulizia sotto bosco…..poi magare impegnare alcuni di essi per un controllo sul territorio ???? questi maledetti una volta presi scontare almeno 20anni di carcere e impiegarli in lavori utili o forzati per ricostruire quello che hanno distrutto Ovvio che siamo governati male (bravo Orgoglio Siciliano )

    1. Elio ha detto:

      Esatto! Con tutti questi operai forestali è assurdo non essere riusciti ad attuare prevenzione per tempo tramite le vie staglia fuoco. Leggo sul sito della protezione civile :
      “La legge-quadro sugli incendi boschivi (Legge n. 353 del 2000) nasce dalla convinzione che l’approccio più adeguato per perseguire la conservazione del patrimonio boschivo sia quello di promuovere e incentivare le attività di previsione e prevenzione, anziché privilegiare la fase emergenziale legata allo spegnimento degli incendi.”
      Quindi la prevenzione è prioritaria. Qual è il problema? Gli operai forestali sono stati assunti tardi? Hanno lavorato a rilento? Sono stati coordinati male? In ogni caso la macchina è guasta e da tanto tempo, vanno cercate altre soluzioni.

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