Cento chilometri. Un vero viaggio. In condizioni a volte estreme. E’ quanto raccontano i residenti di Grisì, la frazione più lontana dal centro di Monreale. I bambini devono fare i vaccini. Ma da qualche tempo non possono più farli a Partinico, dove erano stati inviati proprio dall’Asp. Non meglio precisati problemi burocratici. E così si affronta un lungo viaggio fatto di curve, buche, strade dissestate da Grisì e fino al centro vaccini che si trova a Monreale. Circa cento i chilometri totali fra andata e ritorno. “Un vero massacro per noi e per i nostri figli”, racconta una nostra lettrice che ha sollevato la questione. I bambini, fino a poco tempo fa, effettuavano i vaccini nella struttura di Partinico. Un viaggio, certo, ma di meno chilometri rispetto a quello che devono affrontare adesso. Poi più nulla. “Per motivi che non conosciamo – racconta la nostra lettrice – ci hanno detto che non avevamo più diritto a vaccinare i nostri figli nella struttura di Partinico, ma che dovevamo portare i nostri figli a Monreale”. Temperature estreme, viaggi lunghissimi “a volte i bambini stanno molto male e alcune mie amiche mi hanno raccontato di situazioni gravi, che non vogliamo più tollerare”. La lettrice chiede il rispetto minimo per questi bambini: “Viviamo in una situazione già disagiata di per sé – dice – Che almeno i nosti figli abbiano la possibilità di vaccinarsi in maniera decorosa e senza dover affrontare questa lunghissima e difficile trasferta”. Su questa vicenda il sindaco Piero Capizzi tace: “Eppure il Primo Cittadino conosce molto bene questa vicenda”, dice la nostra lettrice. L’Asp prende tempo. Abbiamo cercato di ottenere una risposta. Ma dal 20 luglio ad oggi, il direttore del servizio di epidemiologia non ha mai risposto alle nostre sollecitazioni. Continueremo a tenervi informati.
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