Nonostante uno scroscio di pioggia ieri, e dopo una piccola parentesi di frescura, tornerà il caldo afoso. E con lui gli incendi. E in Sicilia c’è un patrimonio boschivo da salvaguardare. E’ di questi giorni la polemica, anche se sono oramai settimane che la storia va avanti, che i nostri custodi del verde, cioè gli addetti forestali al servizio Sab (servizio antincendio boschivo) non sono nelle loro postazioni di lavoro. Il motivo? Il Governo regionale non li ha ancora immessi in servizio in attesa di passaggi burocratici che rischiano di mettere in serio pericolo il territorio e di allungare i tempi.

“Ho avuto modo di interloquire con il Capo Ispettorato di Palermo – dichiara Salvatore La Corte, segretario provinciale Snaf Fna – e ancora non ci è stata data alcuna rassicurazione sull’inizio delle attività. Ritengo davvero paradossale che si sia arrivati fino ad oggi senza ancora definire tempi e modalità certe. Questo è il fallimento del governo regionale, così come quello delle sigle confederali, incapaci, ad oggi, di trovare una soluzione concreta. Sono necessarie immediate risposte ad una situazione che, ormai, è diventata insostenibile”.

Per La Corte, “i sindacati confederali non fanno altro che indicare, da settimane, giorni a partire dai quali il servizio antincendio verrà messo in funzione. Non vogliamo giocare con le date, vogliamo certezza. Qui c’è di mezzo il bene comune del nostro territorio. Gli alberi, che sia i nostri padri e noi stessi abbiamo coltivato, con sacrificio, rischiano di andare in fumo, senza il controllo e il lavoro di personale qualificato”. Poi La Corte continua: “Molti colleghi sono morti a causa delle fiamme, per spegnere gli incendi e proteggere il bosco. Avvieremo, al più presto, le azioni opportune per mobilitare i dirigenti ed i responsabili del settore: dobbiamo preservare il nostro polmone verde”. E intanto tra date, un domani e una settimana prossima, i giorni passano inesorabilmente. Attendono l’inserimento al lavoro circa 1.500 stagionali forestali. E anche oggi, giorno previsto per l’avvio, dovrebbe “saltare” inesorabilmente.

Salvatore La Corte