E’ arrivato qualche giorno fa al comune di Monreale l’atto di pignoramento dei conti comunali deciso dal tribunale di Palermo e richiesto dall’ex sindaco del comune normanno Filippo Di Matteo. L’ex sindaco lo scorso dicembre ha vinto una causa contro lo stesso comune che ha amministrato per un errore di conteggio sul suo stipendio da sindaco (ne parlavamo bene in questo articolo) ottenendo la somma di 81,8 mila euro. Ma la Corte di Appello avave parzialmente rivisto questa sentenza, stabilendo in 52,3 mila euro la somma che il comune di Monreale avrebbe dovuto versare all’ex sindaco. Il Comune non ha effettuato questo pagamento entro la data stabilita. E per questo Di Matteo ha ottenuto il pignoramento del conto del comune fino al pagamento dei soldi dovuti (con le spese sono 57,3 mila euro).

Un gesto, quello dell’ex sindaco di Monreale che paralizza di fatto il comune, che non potrà effettuare pagamenti ai creditori o il pagamento di servizi essenziali, come quelli del servizio civico. Colpisce che a fare questo gesto sia stato proprio un uomo che al Palazzo di Città ha vissuto e lavorato per ben 5 anni ed era consapevole di come quest’atto, avrebbe messo in seria difficoltà l’intera macchina amministrativa. Soprattutto in un momento così delicato.