Ha ritrovato la sua collocazione l’effigie della Madonna degli Angeli che era posta in prossimità dell’omonimo arco. L’effigie è stata recentemente sottoposta a un impegnativo lavoro di restauro. Finalmente i devoti monrealesi potranno rivolgere nuovamente lo sguardo verso questa icona che per troppi anni era stata lasciata all’esterno senza le dovute cure.
Grazie all’interessamento di Don Nicola Gaglio e dei titolari del panificio Antiche Tradizioni dei fratelli Mammina Gaetano & c. che hanno finanziato il restauro (leggi qui), oggi questa immagine è stata ricollocata laddove potrà resistere ancora per lungo tempo grazie ad un intervento che non è stato affatto semplice.
La superficie pittorica era seriamente aggredita da fattori di degrado, non soltanto per la sua lunga collocazione all’esterno, ma a causa di tante successive mani di intervento che hanno stratificato puliture e rifacimenti che ben poco hanno lasciato della traccia originale. L’opera ha inoltre risentito fortemente degli agenti atmosferici e degli altri fattori ambientali tipici di un contesto urbano (polveri, fumi, scarichi di autoveicoli che continuano a passare impunemente da quel varco). Questi fattori compromettono la conservazione. Un’azione che ridona vita e spessore ad un simulacro importante per la comunità monrealese in termini di riconoscibilità e localizzazione.
Il restauro conservativo, condotto da Loris Panzavecchia, è stato attentamente seguito dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Palermo, che ha vigilato sulle operazione ma soprattutto sulle scelte di intervento e sulla lettura filologica realizzata da Panzavecchia nel suo laboratorio di restauro. Questo è soltanto uno degli interventi che stanno interessando il Duomo e che sono guidati dall’occhio lungimirante del suo parroco.
U Signuri v’aiuta e a Maronna v’accumpagna: n’aviti bisogno!