Era il 4 maggio del 1980 quando il capitano Emanuele Basile veniva ucciso dalla mafia mentre rientrava a casa in compagnia della moglie e della figlia. Oggi Monreale si è fermata per ricordare il suo capitano. Come da tradizione, picchetto d’onore con carabinieri, esercito, prefetto, questore, la Marina militare, l’associazione nazionale Polizia di Stato e quella dei Carabinieri in congedo. Tra i vertici dei Carabinieri, il comandante della Legione Carabinieri Sicilia generale di brigata Riccardo Galletta e il comandante provinciale dei Carabinieri colonnello Antonio Di Stasio. A rappresentare l’amministrazione, il sindaco Piero Capizzi e il presidente del consiglio comunale Giuseppe Di Verde, oltre l’assessore Santo D’Alcamo.

E’ stata deposta una corona di fiori ai piedi della lapide di corso Novelli che ricorda l’eccidio del capitano. Da questo episodio prese il via la lotta alla mafia condotta da Paolo Borsellino (amico intimo del capitano Basile) e da Giovanni Falcone. Il loro sacrificio, insomma, non è stato vano. Cerimonia quest’anno molto partecipata dalle forze dell’ordine, un po’ meno come presenza dei cittadini.

Anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando questa mattina ha voluto ricordare il capitano dei carabinieri: “Non bisogna mai dimenticare – ha dichiarato Orlando – coloro che hanno combattuto con coraggio contro la criminalità organizzata, fino al sacrificio estremo della propria vita. Il nostro ricordo, affettuoso e sincero, che trasmettiamo alle nuove generazioni, vuole essere un ringraziamento al Capitano Basile e a tutti coloro che nelle Forze dell’Ordine e, più in generale, nelle Istituzioni, prestano la loro opera quotidiana con dignità, impegno e dedizione. Ma il nostro omaggio deve servire, al contempo, a ricordarci che quell’epoca terribile, in cui la mafia spadroneggiava e bagnava di sangue le nostre terre, è alle spalle, ma potrebbe tornare all’improvviso se solo abbassassimo, anche per un solo istante, la guardia”.

Un albero in memoria del Capitano Basile è stato piantumato nel giugno del 2015 presso il Giardino della Memoria di Ciaculli, durante una cerimonia promossa dall’Unione Cronisti Italiani e dall’Associazione Nazionale Magistrati ed alla quale ha partecipato anche l’Amministrazione comunale di Palermo.