C’è un dato di fatto oggettivo che emerge studiando la Polizia Municipale di Monreale. Non ce lo stiamo di certo inventando noi, ma è una situazione che va avanti da tanti anni. A dirla in maniera diversa, da addirittura “tre sindaci”. Nessun Primo Cittadino, Piero Capizzi compreso (ma ha ancora del tempo per sistemare la cosa) è riuscito a sistemare questa vicenda, dove tutti si sentono il diritto di comandare dei soldati che non vogliono obbedire gli ordini (e diciamo hanno anche il diritto di non farlo), dove all’interno c’è astio e conflitti tra colleghi, alcuni finiti anche davanti l’aula di un tribunale. I “capi” non parlano tra di loro, non seguono una linea comune. Ognuno sceglie di testa propria che servizi far svolgere, come, quando e perché. I risultati si ripercuotono ovviamente sui cittadini monrealesi. E Monreale è allo sbando. I vigili sono pochi, è vero. E lasciatecelo dire perché siamo stati a contatto con loro: gli agenti sono bravi e professionali. Sono le teste che si trovano al vertice che andrebbero un po’ modificate.
E così mentre si organizzano servizi di autovelox nello svincolo di Giacalone sulla Palermo – Sciacca (a nostro giudizio sporadici e senza senso), il centro cittadino impazzisce dal traffico, con auto lasciate in doppia fila, sosta selvaggia e Ztl violate. E mentre si organizzano lezioni in classe con gli studenti, le scuole stesse vengono abbandonate al loro destino. E non ci sono i controlli all’ingresso perché i turni dei vigili iniziano alle ore 8. Per non parlare del controllo dell’abbandono dei rifiuti. Nelle periferie continua senza sosta l’abbandono indiscriminato dei rifiuti: e i vigili non hanno mai (o raramente) organizzato pattugliamento del territorio. E le frazioni? Beh, basti citare Villaciambra dove i mezzi pesanti transitano ogni giorno nonostante un divieto e nonostante la Polizia Municipale aveva garantito un servizio di controllo. A Pioppo, Giacalone, Poggio San Franceco e San Martino gli agenti della Municipale sono “esseri mitologici”. Insomma la Polizia Municipale di Monreale continua ad avere i soliti problemi. L’assenza di un comandante, vero però, si sente.
E bisognerebbe ripartire da qui. Dalla nomina di un comandante vero che inizi a sistemare tutto. Che diventi il punto di riferimento degli agenti in servizio. Che prenda in mano il controllo della situazione e istituisca servizi ad hoc per il comune normanno. Non solo per finire all’interno di un articolo di un quotidiano locale. Piero Capizzi continua a non mantenere la sua promessa: la nomina del comandante sarebbe dovuta avvenire sei mesi dopo l’inizio del suo mandato. Il neo assessore Nicola Taibi sta lavorando. Ma è una situazione difficile e una matassa quasi impossibile da sbrogliare. Noi continueremo a raccontare la situazione, sperando che il nuovo comandante non sia un uomo di Monreale. Sarebbe un gran beneficio per l’intera Polizia Municipale monrealese.