Lo svolgimento dell’udienza relativa alla discussione del ricorso presentato nel 2013 da un consistente numero di dipendenti precari del Comune di Monreale, già previsto per il 28 aprile, è stato anticipato al giorno 13 dello stesso mese. Sarà il giudice del lavoro del Tribunale Civile di Palermo a doversi pronunziare sul ricorso proposto dai lavoratori interessati, assistiti dai legali Massimo Errante e Fabio Martorana, per il riconoscimento della trasformazione a tempo indeterminato dei rispettivi contratti.
A suo tempo, l’amministrazione comunale con delibera adottata dalla giunta Di Matteo ha stabilito di costituirsi e di affidare all’avvocato Carmen Milazzo l’incarico di rappresentare e difendere l’ente nel giudizio. Una parte dei ricorrenti, frattanto, è stata comunque assunta con contratto a tempo indeterminato, a seguito dei processi di stabilizzazione che il Comune ha attuato alla fine dello scorso anno.
“Il ricorso è senza dubbio fondato e contiene anche appropriati riferimenti e richiami ad autorevoli pronunce della giustizia comunitaria, ma è evidente che nessuno possa prevedere quale potrà essere l’esito della controversia – sostiene il segretario aziendale della Cisl-Funzione Pubblica, Nicola Giacopelli – considerando la complessità e la particolarità delle questioni trattate. Potrebbe il giudice riconoscere ai precari il diritto ad ottenere dal Comune una cospicua indennità risarcitoria, ma non la conversione a tempo indeterminato dei loro rapporti di lavoro: staremo a vedere. In ogni caso, è probabile che la vicenda processuale non si concluderà in via definitiva il 13 aprile: avverso la sentenza che sarà emessa dal giudice del lavoro Paola Marino, infatti, la parte soccombente avrà la possibilità di ricorrere in Corte di Appello”.
Intanto, i circa 60 dipendenti precari in servizio al Comune attendono che l’amministrazione Capizzi proceda alla proroga dei loro contratti, che alla fine del 2015 sono stati transitoriamente rinnovati fino al prossimo 30 aprile: “Per quanto è dato sapere, entro questa settimana il provvedimento sarà adottato dalla giunta – afferma al riguardo Giacopelli – ma va ricordato che la relativa delibera, trovandosi l’ente in situazione di predissesto, per acquistare efficacia dovrà essere favorevolmente esitata dalla commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali operante presso il Ministero dell’Interno”.