Lo stato di salute delle formazioni boschive è controverso. E’ buona la salute dei boschi che ricadono nei principali Parchi regionali mentre desta preoccupazione quella parte del patrimonio forestale che si trova a ridosso o in prossimità dei centri urbani.
Questa consistente porzione risente delle conseguenze legate al fattore antropico (la presenza dell’uomo). Gli incendi rimangono il principale fattore di pericolo ma ci sono altri fattori che vanno costantemente monitorati, come ad esempio i cambiamenti climatici. Proprio su questo aspetto si sono concentrati gli sforzi del Progetto Life ResilForMed (Resilienza delle Foreste Mediterranee ai cambiamenti climatici) che è stato presentato lo scorso 21 novembre a Castronovo di Sicilia, nel corso di un interessante word cafè che ha raccolto attorno ad un tavolo tecnici, proprietari, istituzioni politiche e universitarie, associazioni per discutere insieme delle problematiche e delle strade da percorrere per migliorare la gestione del patrimonio boschivo.
“Un processo partecipativo, quello inaugurato con ResilForMed – afferma Gaetano La Placa della Cooperativa PetraViva – senza precedenti in Sicilia, con le comunità locali che diventano per la prima volta protagoniste del percorso di attuazione della programmazione forestale. Abbiamo riscontrato con particolare soddisfazione – continua La Palca – la voglia di partecipazione da parte dei territorio che hanno risposto molto bene agli stimoli lanciati giovedì scorso a Isnello e oggi qui a Castronovo. C’è molta voglia di partecipare e questo testimonia una importante inversione di tendenza con le comunità locali che finalmente percepiscono il bosco non più come uno spazio estraneo ma come risorsa intimamente legate al percorso di crescita del territorio”.