Non ci sarà nessuno sconto di pena per Salvatore Maniscalco, accusato e sotto processo per l’omicidio della moglie Concetta Conigliaro. A chiederlo era stato lo stesso pubblico ministero Giuseppe Fici, che aveva proposta 16 anni invece di 20, per l’attenuante della provocazione (la moglie lo avrebbe picchiato, leggi i dettagli qui). La corte d’assise d’appello di Palermo ha deciso invece di confermare la condanna di primo grado nel processo con rito abbreviato.
Maniscalco fu arrestato pochi mesi dopo la scomparsa della moglie e ha confessato solo in parte cambiando versione diverse volte, l’ultima dove afferma che la moglie sarebbe motrta dopo aver sbattuto la testa. Confermata la condanna anche di Antonio Caltagirone che avrebbe aiutato Maniscalco a disfarsi del cadavere, mentre è stato assolto Vincenzo Caltagirone (condannato in primo grado a tre anni) per non aver commesso il fatto.