Giunta, “strappo” in consiglio: il Pd da oggi all’opposizione

Redazione

Cronaca

Giunta, “strappo” in consiglio: il Pd da oggi all’opposizione
Duro l'attacco della segreteria provinciale del Partito Democratico al sindaco Piero Capizzi. Non siamo rappresentati scrivono Antonio Rubino, responsabile regionale organizzazione e Carmelo Miceli, segretario provinciale del Partito

28 Settembre 2016 - 17:34

“Il partito democratico siciliano e la segreteria provinciale di Palermo prendono atto che il sindaco di Monreale ha scelto di interrompere il rapporto politico e di collaborazione con il Pd.” Lo dicono Antonio Rubino, responsabile regionale organizzazione e Carmelo Miceli, segretario provinciale del Partito Democratico.

“Avevamo formulato al sindaco Piero Capizzi – continua la nota della segreteria del partito – una proposta di buon senso fuori dalle dinamiche correntizie, senza che apparissero vincitori o sconfitti, ma nell’esclusivo interesse della città. La nuova giunta non ci vede rappresentati. Probabilmente il Primo cittadino ha scelto una corrente del Pd e non il Pd.”

“Da questo momento in poi si ferma il percorso congiunto tra il partito e l’amministrazione comunale. Il sindaco si assume per intero la responsabilità di quanto successo e ne risponderà di fronte agli elettori ai quali, due anni fa, ha presentato un patto politico elettorale centrato sulla collaborazione con il Pd. Da oggi i nostri consiglieri comunali sono all’opposizione e chi intenderà sostenere ancora l’amministrazione si porrà di fatto fuori del partito”.

Dice la sua anche Rosanna Giannetto, una dei tre assessori indicati dai vertici provinciali e consigliere comunale: “Apprendo con stupore alcune affermazioni del sindaco Piero Capizzi che mi indicherebbero come la causa del suo rifiuto alla proposta della componente pd in giunta avanzata dalla segreteria provinciale e concertata con quella regionale. Premesso che non era tra le mie priorità ricoprire il ruolo di assessore, che non l’ho ricercato né in precedenza né oggi, e che mi sono messa a disposizione di una richiesta dei vertici del mio partito impegnati a ricercare il rilancio di una esperienza amministrativa fino ad oggi alquanto deludente, ritengo scorrette ed ingiuste le parole ed il comportamento adottato da Capizzi. Il sindaco poteva trovare scuse più credibili. La verità – ha concluso la Giannetto – è che già da qualche settimana l’asse Zuccaro-Capizzi aveva pianificato questo epilogo cercando di scaricare la colpa sul Pd, con tanto di spaccatura profonda. A lui ed ai suoi assessori che hanno il merito di non essere eletti, loro malgrado, auguro comunque un buon lavoro per il bene della città. Ma temo che questa speranza andrà delusa di pari passo con le aspettative che in tanti avevamo sul “cambio di logica”.

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