Assessore, ma solo dopo le dimissioni da consigliere. Loro la pensano così

Redazione

Cronaca

Assessore, ma solo dopo le dimissioni da consigliere. Loro la pensano così
Intervista con alcuni consiglieri. Che non sono proprio d’accordo a non tenere il doppio incarico. “Mi hanno votato”, “E’ un diritto previsto dalla legge” alcune risposte

13 Settembre 2016 - 11:01

“Ti nomino assessore, ma devi dimetterti dal ruolo di consigliere comunale”. Con questa affermazione polemica, abbiamo sentito alcuni consiglieri comunali in un momento in cui la crisi di Giunta, pare essere stata determinata anche dal doppio incarico degli assessore Sandro Russo e Pippo Lo Coco, che sono anche consiglieri comunali. Allora noi abbiamo sentito alcuni consiglieri, facendo la fatidica domanda: “Vorrei nominarti assessore, ma devi dimetterti da consigliere. Lo farebbe?”

Ecco le loro risposte:

Giuseppe Di Verde, presidente del consiglio comunale: “Ho sempre pensato che il mandato elettivo che viene dato dai cittadini sia più importante del ruolo di assessore, io quindi non mi dimetterei mai da consigliere comunale per fare l’assessore. Io sono stato votato per rappresentare i cittadini, l’assessore non rappresenta i cittadini, ma è una figura fiduciaria del sindaco. Se vuoi diventare assessore non ti candidi nelle liste come consigliere”.

Mimmo Gelsomino, vice presidente del consiglio comunale: “A prescindere che non farei mai l’assessore, perché ritengo che ognuno debba avere un ruolo consono alle proprie esperienze. Per fare l’assessore ci vuole un certo spessore, una certa autorevolezza e una certa bravura. E’ un ruolo delicatissimo. Io preferisco fare il consigliere eletto dai cittadini. Non mi dimetterei e rimanerrei a fare le cose che so fare meglio”.

Mimmo Vittorino: “Ho provato entrambe le esperienze e credo di averle fatte nel migliore dei modi. Non rinuncerei al mio incarico da consigliere, perché è volere dei cittadini. Se, però, me lo chiedesse il partito, allora mi metterei a disposizione”.

Toti Gullo: “Mi piace il ruolo di consigliere comunale. Non voglio fare l’assessore. Credo sia giusto inserire nell’amministrazione più persone, non una sola persona che abbia sia l’incarico da assessore che quello di consigliere, per avere maggiori idee e più esperienze al servizio della collettività. Ma se me lo dovessero chiedere e questa fosse l’unica strada, credo che accetterei”.

Paola Naimi: “Non mi dimetterei. Voglio fare il consigliere. La legge consente la possibilità di avere il doppio incarico, non vedo perché non si può mantenere qui. Io comunque rimarrei consigliere comunale”.

Rosario Li Causi: “Non mi dimetterei, anche perché la legge dà questa possibilità del doppio incarico, credo che sia un diritto del consigliere comunale poter esercitare allo stesso tempo anche il ruolo di assessore. E poi se il sindaco ha fiducia in me, tanto da chiedermi di fare l’assessore, perché dovrei dimettermi?”

Marco Intravaia: “Beh, ovvio che per me non ci sono le condizioni visto che sono all’opposizione, ma mi immedesimo in un collega della maggioranza. In questa fase di confusione politica il consigliere che si dimette d per fare l’assessore rischierebbe, nel giro di pochissimo tempo, di rimanere senza nessuno dei due ruoli. Quindi, io, non mi dimetterei”.

Fabio Costantini: “Io non entrerei mai in questa Giunta. Fatta questa premessa, se il sindaco fosse un esponente del Movimento 5 Stelle e mi chiedesse di dimettermi per fare l’assessore, non avrei nessun problema. Rinuncerei per prendere il nuovo incarico”.

Giuseppe La Corte: “Se avessi piena fiducia nel sindaco, non ci penserei due volte, ma mi metto nei panni dei colleghi della maggioranza che non hanno piena fiducia in questo sindaco. Io sono stato uno di quelli che ha rinunciato all’incarico di consigliere per fare l’assessore ai tempi di Di Matteo. Perché c’era un rapporto fiduciario”.

Giuseppe Romanotto: “Se ci fosse un sindaco esponente della mia maggioranza, allora sì, potrei farlo, perché così avrei maggiore tempo da dedicare al mio nuovo incarico. Il doppio ruolo, infatti, ti porta via energie e tempo. Meglio fare una cosa fatta in maniera egregia che due così così”.

 

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