A decorrere dal prossimo 12 agosto tutti gli enti pubblici italiani saranno obbligati a formare gli originali dei propri documenti esclusivamente con mezzi elettronici. Lo stabilisce il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in vigore dall’11 febbraio dello scorso anno: le amministrazioni hanno avuto a disposizione ben 18 mesi per organizzarsi e adeguare i propri sistemi alle innovative regole tecniche introdotte in ambito nazionale a seguito dell’approvazione del “Codice dell’Amministrazione Digitale”.
Questa “rivoluzione” ovviamente riguarderà anche gli uffici del Comune di Monreale, che dal venerdì che precede il ferragosto dovranno provvedere, in particolare, alla formazione di tutti gli atti (delibere, determine, ordinanze, ecc.) esclusivamente in modalità informatica, ed a creare, naturalmente sempre in maniera “elettronica”, i fascicoli dei procedimenti, i repertori ed i registri. Per dirla banalmente, niente più carta.
“Per fare in modo che tutto ciò sia realizzabile, è indispensabile che i vari uffici siano dotati di idonei, moderni e funzionali strumenti informatici, per quanto riguarda sia le apparecchiature che i programmi – afferma il segretario aziendale della Cisl-Funzione Pubblica, Nicola Giacopelli – e che venga attuata una complessiva riorganizzazione dei metodi e dei sistemi di lavoro: risulta inoltre evidente che i diversi regolamenti e manuali già adottati dall’ente dovranno essere opportunamente rivisti ed aggiornati, per adeguarne i contenuti alla normativa relativa alla digitalizzazione dei documenti. La sensazione è che, purtroppo, il Comune di Monreale stia arrivando impreparato a questo fondamentale cambiamento”.
Ma cosa potrà accadere se entro la fine della prossima settimana il Comune non sarà in grado di adeguarsi? L’attuale legislazione non contempla specifiche sanzioni per gli enti inadempienti, ma è pur vero che il mancato rispetto delle nuove norme sulla dematerializzazione dei documenti implicherebbe il rischio di compromettere la legittimità dei provvedimenti adottati senza tener conto, nella loro formazione, delle regole tecniche introdotte dopo l’entrata in vigore del “Codice dell’Amministrazione Digitale”.
“Peraltro affinché tutto possa funzionare regolarmente, è essenziale – sostiene Giacopelli – che siano realizzati, a breve, adeguati percorsi formativi e di aggiornamento per i dipendenti comunali coinvolti a vario titolo nella gestione dei procedimenti e nella formazione dei documenti e degli atti, in modo che tutto il personale interessato possa conoscere ed applicare correttamente le nuove metodologie di lavoro”.
Strano: le altre cose funzionato tutte a meraviglia! La verità è che ancora paghiamo la Ditta Franza di Messina, perchè l’uomo della “legalità” così ha voluto e questa Vostra Città, nella quale risiedo da dissidente, luce, politica, culturale, amministrativa ed economica, non ne vedrà mai!