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Caos, o meglio il solito caos, quello che si registra oramai ogni ora del giorno nella via Venero; puzza, la solita puzza, che esala dai due cassonetti che sono posizionati nella parte finale della via (zona maternità, per intenderci) e topi. Già, roditori che da mesi rovistano nella spazzatura e camminano indisturbatamente nei marciapiedi. Peccato che nel luogo in cui le pattumiere sono localizzate ci siano molti esercizi pubblici e soprattutto un asilo affollato di bambini.
Aspettiamo ancora l’ordinanza con la quale il sindaco – così come era stato preannunciato da questa Redazione il 9 febbraio scorso in questo articolo – prevedeva la rimozione dei cassonetti, i cordoli per i pedoni e i nuovi divieti per rendere più vivibile questa zona.
“E’ imbarazzante – dice il consigliere Giuseppe La Corte il fatto che ancora oggi questa Amministrazione, nonostante Monreale sia entrata a far parte del territorio Unesco, non abbia preso seri provvedimenti. La mia attenzione, soprattutto, va alla salute di coloro che abitando in quel posto che vedono passeggiare ratti, portatori di malattie; non parliamo, poi, delle zanzare che, con il periodo estivo, proliferano. Dobbiamo salvaguardare i bambini che frequentano quotidianamente l’asilo che giocando all’aria aperta, non devono respirare quei terribili olezzi che derivano dai cassonetti ma un’aria salubre consona ad una cittadina montana. Non mi sembra rispettoso che coloro che frequentano o abitano quella zona siano costretti a respirare, a malincuore, quella terribile puzza che esala dai contenitori o, ancor peggio, a fare degli incontri, quasi del terzo tipo, con ratti o roditori pericolosi per la salute loro e di tutti i cittadini.”
Intanto, ancora, di quella ordinanza non vi è traccia e, in sua attesa, noi continuiamo a contare i giorni.
Non è solo una questione di ordinanze che non vengono emanate o da provvedimenti che non vengono presi da parte dei responsabili dell’amministrazione; il contesto civile a Monreale è grave, al limite del degrado più assoluto.In realtà anche la speranza è perduta al suo posto c’è lo scoramento più assoluto: qui prevale l’illegalità e la certezza della impunità.Una ordinanza, un divieto un regolamento a Monreale sono “grida manzoniane”. Nessuno controllerà se vengono rispettati, nessuno “vigilerà” perché vengano eseguiti: Si guardi al caos delle corso, di via venero e delle due piazze maggiori! La legalità non è uno slogan vuoto da declamare nelle scuole ma un effettivo e concreto modus di operare nel vivere quotidiano dei cittadini e che si esplicita applicando e facendo rispettare le leggi.