L’ortodonzia, negli ultimi anni, è sempre più orientata verso la ricerca di un equilibrio perfetto tra comfort ed estetica gradevole. Nulla di strano se si pensa alla centralità che, soprattutto grazie ai social, il sorriso ha acquisito quando si parla di autostima. Una delle strade percorse più spesso è quella dell’ortodonzia invisibile.
In cosa consiste? Come si può leggere nella sezione su Studio Dentistico Cozzolino, portale che, da tempo, è punto di riferimento online per l’alto livello di divulgazione scientifica sulla salute orale, la caratteristica principale è legata al fatto che i dispositivi ortodontici vengono fatti aderire alle parti posteriori dei denti e senza attacchi visibili, i quali in passato erano realizzati in metallo o in ceramica ed erano motivo di forte imbarazzo per i pazienti sia sul lavoro, sia nella vita privata.
Lo specialista, infatti, fa aderire i fili ortodontici alla parte della superficie dentale non visibile quando si sorride. La procedura è rapida, indolore e, in caso di necessità, i fili possono essere rimossi agevolmente, senza alcuna offesa a carico della struttura del dente o della gengiva.
Un altro grande vantaggio, al di là dell’estetica, è il comfort. Grazie all’ortodonzia linguale senza attacchi è possibile, per esempio, prevenire criticità come le irritazioni alla lingua o le compromissioni a livello di fonetica, problematiche fastidiose tanto quanto l’apparecchio visibile e presenti nei casi in cui si ricorre agli attacchi linguali con spessore.
Non c’è motivo di preoccuparsi in merito all’efficacia. I dati presenti in letteratura mostrano che la terapia ortodontica linguale senza attacchi è in grado, esattamente come quella che prevede il loro utilizzo, di risolvere tutti i livelli di malocclusione.
Una precisazione doverosa: gli allineatori dentali trasparenti non sono annoverabili fra gli strumenti di ortodonzia invisibile, anche perché sono visibili nonostante il materiale plastico trasparente. In generale, si tende a proporli ai pazienti all’inizio dei protocolli, soprattutto in quadri clinici non eccessivamente complessi.
Tornando con il focus sull’ortodonzia invisibile, ricordiamo che i fili utilizzati hanno uno spessore estremamente ridotto, attorno al millimetro. L’approccio utilizzato è sartoriale: l’ortodontista, infatti, modella i fili in modo da renderli funzionali all’allineamento perfetto dei denti sulla base delle indicazioni terapeutiche di partenza.
Come accennato nelle righe precedenti, la procedura non è dolorosa. Già dopo pochi giorni dall’applicazione, quasi tutti i pazienti – fanno eccezione quadri di malocclusioni molto gravi – riferiscono di non avvertire la presenza del dispositivo. Foto di Daniel Frank pexels.