Quest’anno il Palermo ha cominciato bene il suo cammino in Serie B e ha intenzione di continuare a coltivare il sogno della promozione al massimo campionato, la cui ultima partecipazione risale alla stagione 2016/2017. Da lì in poi la discesa nelle categorie inferiori fino al fallimento e la lenta risalita. Eppure, una ventina d’anni fa il club rosanero faceva il suo grande ritorno in Serie A e si apprestava a vivere le stagioni più trionfali della sua storia. In quegli anni i rosanero non lottavano di certo per lo Scudetto, ma non erano neanche mai considerati a rischio dalle quote retrocessione Serie A, dato che stazionavano stabilmente nelle zone che valgono la qualificazione in Europa. Qualche volta anche nel gruppetto di testa.
Dal ritorno in Serie A alla Champions League sfiorata (2004-2010)
Nella stagione 2004/2005 il Palermo torna in A dopo ben 31 anni di assenza, sotto la gestione di Maurizio Zamparini, che aveva rilevato il club appena due anni prima. In quell’annata i siciliani, guidati in panchina dal tecnico Francesco Guidolin, raggiungono subito la storica qualificazione in coppa UEFA, chiudendo al sesto posto con 53 punti, trascinati da un giovane Luca Toni e dalle sue 20 reti. Nelle stagioni successive c’è la conferma nelle zone europee, anche per lo scandalo calciopoli che taglia fuori alcune formazioni. Anche nella stagione 2005/2006 è qualificazione europea con il quinto posto a quota 52 punti, a sole due lunghezze dalla Champions. Il club comincia ad attirare calciatori di livello e ben tre di questi (Andrea Barzagli, Fabio Grosso e Cristian Zaccardo) si laureano campioni del Mondo nel 2006 con la Nazionale Italiana.
È ancora quinto posto nel 2006/2007 (58 punti) con Amauri e David Di Michele a trascinare i rosanero, sempre molto vicini alla zona Champions, mentre nelle due successive stagioni c’è un calo e la squadra arriva prima 11° e poi 8°. L’anno della nuova svolta è il 2009/2010, quando mister Delio Rossi sostituisce Walter Zenga in panchina e comincia una grande cavalcata con giocatori come Fabrizio Miccoli, Javier Pastore e Edinson Cavani. Anche quell’anno la Champions sfuma nel finale ed è ancora quinto posto (65 punti).
Il declino e la retrocessione (2010-2013)
Da quel momento parte il declino con la cessione di molti giocatori importanti e Delio Rossi che non riesce a replicare l’impresa, anche se nel 2010/2011 arriva in finale di Coppa Italia perdendo però per 3-1 contro l’Inter. In quell’anno è solo ottavo posto per il Palermo, ma è l’inizio del crollo. La stagione 2011/2012 è piena di difficoltà nonostante la rosa abbia qualità e annoveri, oltre al solito Miccoli, anche elementi come Abel Hernandez e Josip Ilicic. Zamparini cambia ben tre allenatori rimpiazzando prima Stefano Pioli con Devis Mangia e poi quest’ultimo con Bortolo Mutti. 16esimo posto in classifica e salvezza ottenuta, ma è il preludio alla Serie B che arriva nella stagione 2012-2013, quando i cambi di allenatori sono ben quattro, fra cui anche una doppia gestione di Gian Piero Gasperini. Quell’anno il Palermo chiude al terzultimo posto con soli 32 punti.
Rinascita e nuova discesa in cadetteria (2014-2017)
La retrocessione fa bene alla società, che si rimbocca le maniche e riparte subito alla grande con il nuovo progetto che vede in panchina Giuseppe Iachini. Il Palermo risale immediatamente in Serie A e nella stagione 2014/2015 sorprende tutti da neopromossa. Il 3-5-1-1 del tecnico marchigiano è una macchina perfetta, dove splendono le stelle di Franco Vazquez e di un giovanissimo Paulo Dybala, che si lancia nel calcio dei grandi con ben 13 reti stagionali e sarà poi ceduto alla Juventus in estate per circa 40 milioni di euro.
Il calo finale di quella stagione non porta comunque i rosanero oltre l’11esimo posto con 49 punti. La stagione 2015/2016 è di nuovo molto tribolata e stavolta si avvicendano in panchina ben sei allenatori con Zamparini che non trova pace fino al ritorno di Davide Ballardini, che salva la squadra all’ultima giornata. Tuttavia, proprio come accaduto qualche anno prima, ciò è solo l’anticamera della nuova retrocessione in Serie B, arrivata nella stagione 2016/2017 con un’annata pressoché identica alla precedente. Fra i vari allenatori dell’ultimo Palermo in Serie A anche Roberto De Zerbi, alla prima esperienza da tecnico nel massimo campionato italiano. In questo periodo il Palermo ha collezionato ben 4 qualificazioni europee e una finale di Coppa Italia, valorizzando tantissimi talenti italiani e stranieri, per quella che rappresenta la migliore epoca della storia rosanero.