Rischiano di non suonare più i Fiati della Normanna che, in una nota che ci ha recapitato il presidente Giuseppe Albano, denuncia l’impossibilità, per il gruppo musicale monrealese, di rientrare nella loro storica sede, l’ex mobilificio Mulè che si trova in via Venero, al civico 217 sempre di Monreale. Per Albano, la causa è da addebitare all’inagibilità dei locali stessi, “che da anni si presenta con un aspetto malridotto e carente, fragile e abbandonato a se stesso”. Da anni si attendono interventi di manutenzione e ristrutturazione che non sono mai avvenuti. I pochi che sono stati fatti, sono stati a carico delle associazioni che gravitano in questo edificio. Ieri, però, l’amara sorpresa. Con i cancelli sbarrati e nessuna informazione circa una loro riapertura.
“Siamo delusi e amareggiati – dice Albano – Da mesi, anzi da anni denunciamo con esposti e comunicati all’amministrazione comunale e all’organo competente dell’ufficio patrimonio i numerosi problemi della struttura, ma anche la questione legata al rinnovo del contratto di locazione, scaduto da ormai quasi 5 mesi. Siamo stanchi di essere presi in giro da mesi e mesi di chiamate, numerosi messaggi, richieste, lettere e incontri per non prendere nessun provvedimento. Siamo una realtà che opera in tutta la Sicilia e il nostro gruppo è anche conosciuto a livello nazionale. Siamo nati a Monreale, ma qui non ci sentiamo valorizzati e tutelati. Eppure sulle nostre giacche c’è lo stemma della cittadina normanna, un simbolo che ci rende orgogliosi. Ma questa indifferenza, questo silenzio, questa superficialità, ci rende sfiduciati e sminuiti. Ci hanno lasciati in mezzo alla strada. Mi sa che non sanno cosa ruota attorno a una banda. Ci sono anche piccoli allievi che studiano e si preparano per gli accessi musicali, prove d’insieme in preparazione a eventi e manifestazioni musicali e orchestrali e tante altre attività che potrebbero svanire e finire in un attimo. Siamo pronti a organizzare una manifestazione di protesta. Suoneremo in piazza”.
La replica è affidata all’assessore comunale al Patrimonio Antonella Romano: “Nei locali si è verificata la caduta di alcune parti dei soffitti. Abbiamo chiuso la struttura a tutela della salvaguardia della pubblica incolumità. I locali, infatti, sono a rischio crollo. Da tempo ci siamo prodigati attraverso gli uffici comunali per individuare altre sale idonee per i soci dell’associazione I Flauti della Normanna in modo da permettere loro di poter continuare a svolgere regolarmente le loro lezioni e i loro corsi. La decisione di chiudere i locali – conclude la Romano – è dettata dal fatto che dobbiamo garantire la sicurezza di tutti ed evitare dei rischi”.